Il Social Football Summit 2024 di ieri ha offerto spunti che vanno oltre le importanti parole di Florent Ghisolfi. Spunti che spaziano dall’organizzazione societaria, alla visione complessiva che il club ha del proprio futuro, passando per il nuovo stadio che la Roma vorrebbe (dovrebbe) costruire a Pietralata. Spunti offerti dal General Counsel della Roma, Lorenzo Vitali, che in queste ultime settimane sta svolgendo il ruolo pro tempore di Amministratore Delegato. È utile ricordare che Vitali è proprio l’uomo che più di ogni altro nel club giallorosso ha lavorato sul progetto del nuovo stadio, fin dall’inizio, coordinando il lavoro di progettazione. E proprio sullo stadio sono arrivate parole importanti.
«Sono molto fortunato – ha detto Vitali intervenendo al Summit – fin dall’inizio del mio arrivo alla Roma sono stato coinvolto dal primo giorno in questo progetto. Non per dimenticare nessuno, ma siamo tutti tifosi di questo progetto: noi in società ed anche l’amministrazione cittadina. Dobbiamo ringraziarli per il lavoro che stanno facendo».
Fin qui ringraziamenti che sicuramente non sono di circostanza, ma che non aggiungono nulla di nuovo. «Non c’è un nuovo stadio in Italia – ha proseguito Vitali, entrando in dettagli decisamente interessanti – che sia arrivato al punto in cui siamo arrivati noi con lo stadio di Pietralata. Non sto parlando di stadi vecchi e ristrutturati, ma di impianti nuovi. Il progetto definitivo sarà presto consegnato in Comune (in Campidoglio lo attendono per la fine dell’anno e i primi mesi del prossimo, ndr). Siamo alla fine di un lungo percorso complicato, come ogni cosa in Italia, ma siamo alle battute finali. Tutto è frutto di un lungo lavoro collettivo». E poi ancora sull’impianto: «Lasciate che ve lo dica, lo stadio è monumentale, bellissimo e romano, può funzionare soltanto in questa città. Altrove non funzionerebbe. Sarà un impianto utilizzato tutta la settimana, 24 ore al giorno, ci sarà la Curva Sud più grande del mondo, ci sarà un parco da poter usare. I romanisti hanno sentito la storia dello stadio troppe volte nella loro vita, ma grazie ai Friedkin sta diventando realtà».
Vitali ha però evitato di fornire date precise, probabilmente per evitare cattive sensazioni su ritardi che in progetti come questo sono fisiologici, ed anzi ha tenuto a precisare come non vi siano scadenze. Ma non solo lo stadio. Quello che ad oggi è (forse) l’unico dirigente con potere di firma a Trigoria, ha parlato anche del nuovo corso targato Claudio Ranieri. «Se si parla di internalizzazione della Roma – ha detto – Claudio Ranieri può essere l’uomo giusto. Noi siamo il club che porta in giro per il mondo il nome di Roma, dell’impero più grande mai esistito, dobbiamo essere all’altezza di questo peso.
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FONTE: Il Romanista – A. De Angelis