Il Dubbio: l’esperienza o la freschezza, il carisma con il brivido o la gestione ordinaria delle energie. E’ il derby e il cuore, oltre alla sostanza, dice De Rossi. Ma sabato arriva il Napoli, il giovedì dopo la Roma va a Lione, Spalletti deve immagazzinare le risorse per renderle durevoli. E allora non sorprenderebbe la rinuncia al vicecapitano, che poi ormai costantemente porta la fascia visto che Totti non gioca quasi mai dall’inizio, con la promozione di Leo Paredes, fresco dopo il breve spezzone che gli è stato concesso a San Siro. Tanto più che De Rossi è uscito con una botta dalla trasferta milanese, svelata dall’allenatore in conferenza stampa, e ha giocato titolare le ultime due partite: a 33 anni, con i problemi fisici che ha avuto, potrebbe essere azzardato chiedergli il terzo sforzo in sette giorni.
CAMBI – Per il resto Spalletti sembra intenzionato a toccare poco la squadra che ha battuto l’Inter: il portiere, quasi certamente, con la solita alternanza tra campionato e coppe che premia Alisson, bravissimo nella doppia sfida europea contro il Villarreal, e Szczesny nascosto in panchina; e forse il terzino sinistro, con il possibile rientro di Emerson (per Juan Jesus) che ha smaltito il fastidio muscolare. Nainggolan non è al top ma difficilmente si può sostituire. Quindi dovrebbe essere al suo posto, approfittando di un indice di recupero dalla fatica superiore a qualunque altro compagno di squadra. possibilità. Reclama spazio d’altra parte Diego Perotti, non solo per il rigore che ha chiuso i giochi domenica scorsa ma anche perché viene da un mese di quasi totale riposo. La leggerezza è un’arma da considerare, tra i tanti impegni. Tra Nainggolan e Salah, che rimangono i favoriti, bisogna lasciare una percentuale anche a lui per un posto tra i primi undici. Sono in tre per due slot. Ma poi non è detto che siano le scelte iniziali a risultare determinanti. In un derby anomalo, da giocare su 180 minuti con il ritorno molto distante, Spalletti dovrà sfruttare con astuzia anche le sostituzioni, per risparmiare un po’ di fatica ai titolari più impiegati e nel contempo per sorprendere la Lazio.
SERIE – Dietro dovrebbe essere tutto uguale, come nel derby di campionato nel quale la difesa a tre Rüdiger-Fazio-Manolas ha concesso pochissimo. Dopo quattro vittorie consecutive, con un’imbattibilità contro la Lazio che resiste dal famoso 26 maggio 2013, la Roma cercherà di allungare la serie. Con giudizio però: in pieno tour de force, con altre due tappe ravvicinate e il ritorno tra un mese abbondante, questa partita potrebbe essere meno decisiva delle prossime.