I giornali italiani ti elogiano, dicono che la Roma è in buone mani con te in porta…
“Sono concentrato sul campo, non sui giornali. Le mie prestazioni in questa stagione sono buone, ma voglio migliorarmi da qui a fine anno. In Italia sei migliorato come portiere”.
“Sicuramente. Essermi trasferito nel campionato italiano, conoscere il metodo di allenamento del posto e gli aspetti tecnico-tattici, mi ha aiutato molto. Mi sono reso conto di avere delle carenze, ho incontrato preparatori competenti che me ne hanno parlato per poterle colmare. Oggi tutti questi complimenti non derivano dal fatto che improvvisamente io abbia raggiunto un’ottima forma. In questo sport, per essere al top, devi fare progressi. Vado avanti, e ho ancora dei difetti”.
“Quest’anno è cambiato il preparatore dei portieri alla Roma, dopo Guido Nanni è arrivato Marco Savorani. È importante spostare l’obiettivo, lavorare in situazioni diverse. Ho 26 anni e ho ancora tanto lavoro arretrato da fare. Grazie al lavoro fatto, ora sento di essere posizionato meglio in campo, così ho più tempo per intervenire. Ogni partita viene analizzata per provare a migliorarci. Prima a volte giocavo bene, altre male, ma non mi sembrava di andare avanti. Ora posso fare errori, ma questo non influenza il risultato. Ora credo di più in me stesso e sono grato a chi mi ha aiutato a migliorare”.
La stagione è iniziata male per la Roma, con l’eliminazione dai preliminari di Champions… “Tutti volevamo giocare in Champions, ma abbiamo perso meritatamente, e io ho fatto un errore su un gol subìto. La settimana successiva alla gara non è stata bella, ma poi è arrivata la partita successiva, abbiamo fissato degli obiettivi e stiamo cercando di perseguirli. Oggi, per esempio, possiamo pensare di vincere l’Europa League. In Champions sarebbe stato impossibile”.
In coppa gioca Alisson… “Merita un futuro importante. Mi piacerebbe giocare ogni partita, ma è impossibile, così quando c’è una partita in mezzo alla settimana, passo due giorni a lavorare ancora più sodo”.
Nel primo derby di coppa Italia contro la Lazio giocherà lui? “Non lo so, ma sarebbe giusto così”.
Come sono i vostri rapporti? Hai soltanto due anni più di lui ma è come se fossi il suo insegnante… “È difficile da dire vista la piccola differenza di età tra noi due. Non c’è una rivalità ostile tra di noi. Io gioco in campionato e faccio bene, lui nelle coppe e fa altrettanto bene. Lo aiuto come posso. È un ragazzo modesto, ed è anche il portiere titolare del Brasile. La pressione su di lui è importante, ma si comporta bene. Ci supportiamo a vicenda, non c’è ostilità tra di noi”.
In campionato guardate più verso la Juventus o pensate a chi vi sta dietro? “Combattiamo su tre fronti: abbiamo la possibilità di vincere il campionato, la coppa Italia e l’Europa League. Non guardarsi indietro e non vedere la classifica aiuta. Giochiamo ogni tre giorni, dobbiamo concentrarci il prima possibile sulla partita successiva. Scudetto? Credo non sia ancora tutto perduto. Nelle ultime giornate ci sarà lo scontro diretto con la Juventus e si giocherà all’Olimpico, vorremmo che fosse un match che conti qualcosa. Per fare in modo che ciò accada, dobbiamo vincere le partite che vengono prima”.
Com’è vivere a Roma? “Bello e piacevole. Le persone sono amichevoli. Passo molto tempo nel centro sportivo, dove ho anche una stanza. Mia moglie si sposta tra Roma, Varsavia e Londra. Siamo concentrati sul lavoro. Dato che tutto va bene, il luogo dove siamo conta poco”.
Recentemente qualcuno ha hackerato il tuo account di Instagram… “Dopo l’allenamento ho ricevuto diversi messaggi dai miei amici. Volevo entrare nell’account, ma non ci riuscivo. Alla fine tutto è stato sistemato, le foto inappropriate sono state cancellate. Non è stato bello, non è certamente una cosa che i bambini dovrebbero vedere”.
Ora si parla meno della tua vita privata… “Con le buone prestazioni, le persone sono più interessate a quello che faccio in campo”.
Torniamo al calcio. Un commento su Skorupski? “Come ho detto prima, la Roma è in buone mani. Skorupski e Alisson sono il futuro del club. Lukasz sta facendo dei progressi incredibili. La Roma non avrà problemi di portieri”.
Sembra quasi un addio. L’Arsenal è nel tuo destino? “Londra è ancora casa mia. Gioco per la Roma, ma sono un tifoso dell’Arsenal. Guardo le loro partite, a volte sono triste, altre felice. Non so quale sarà il mio futuro. L’ultimo anno e mezzo in Italia non è stato il peggiore della mia vita, anzi. Ora mancano almeno altri 4 mesi di Roma, sono concentrato sulle mie prestazioni. Penso a giocare bene, non a dove giocherò. Più farò bene, più il futuro sarà nelle mie mani”.
Si è parlato dell’interesse di Juventus, Napoli e Borussia Dortmund… “Speculazioni della stampa. Io so soltanto una cosa: più gioco, più opzioni avrò. Io cerco di fare soltanto il mio lavoro, poi quest’estate prenderò in considerazione tutte le proposte. Al momento, ho ancora almeno 4 mesi a Roma. Sono un atleta e voglio rimanere in forma”.
Puoi immaginarti come il secondo di Buffon o di Cech? “Ancora speculazioni. L’estate mi permetterà di scegliere il club in cui sarò il numero 1. Questo è stato il motivo principale per cui ho scelto il prestito a Roma: sapevo che avrei giocato mentre all’Arsenalnon era così certo. Tutto è andato per il meglio. Farò di tutto per giocare la prossima stagione. Dove? Solo il tempo ce lo dirà”.
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