Lo aspettava, lo seguiva, lo ammirava: finalmente potrà inserirlo a tempo pieno o quasi nello scacchiere della Roma. Ranieri lancia Alexis Saelemaekers, già molto importante nei minuti giocati a Londra: da lui è partita l’idea del 2-2 di Hummels.
Il suo impatto è stato meno positivo contro l’Atalanta, quando ha giocato quasi sempre in un ruolo non suo ovvero il trequartista centrale. Ma dall’inizio, sulla fascia destra, questo è un calciatore che può aggiungere alcune caratteristiche speciali alla squadra. Le doti dell’imprevedibilità. Solo Soulé, il miglior Soulé si intende, ha la sua capacità di saltare secco il diretto avversario in dribbling. Nel calcio contemporaneo è una dote rara che può cambiare improvvisamente le partite.
Ecco l’occasione, allora. Per la prima volta dal 15 settembre, il Big Bang della stagione che ha provocato l’allontanamento di De Rossi e di Lina Souloukou, Saelemaekers è pronto a giocare titolare. In quella domenica di fine estate, con il caldo a picco su Marassi, si ruppe il malleolo praticamente da solo, con una torsione innaturale del piede.
Le ruspe di un progetto tecnico vennero avviate proprio a causa di quella sostituzione, con la Roma in vantaggio per 1-0 a inizio ripresa. Visto il risultato, De Rossi preferì far debuttare Hermoso in difesa spostando Angeliño sulla fascia sinistra. Da quel momento in poi giocò solo il Genoa, che a forza di tirare cross a caso pesco l’imbucata fortunata di De Winter al minuto 95.
Hermoso, quel pallone, non lo vide nemmeno. Invece avrebbe dovuto occuparsene. Chissà cosa si sarebbe nascosto dietro alla porta scorrevole di Svilar, se fosse rimasta chiusa. Magari De Rossi sarebbe ancora al suo posto, magari la Roma non sarebbe precipitata a due punti dalla zona retrocessione. Ma ormai è andata così, con buona pace di Juric che in due mesi non ha saputo imprimere la svolta costringendo Dan Friedkin a comporre il numero del romanticismo: mister Claudio, come here.
Saelemaekers ha faticato tanto per rimettersi in forma. Inizialmente neppure voleva operarsi, perché era spaventato dai tempi di recupero. Quando gli hanno spiegato che l’intervento serviva proprio ad accorciarli, si è convinto ed è andato in Belgio da uno specialista di fiducia che gli aveva garantito “solo” due mesi di stop.
Aveva ragione il chirurgo di Anversa, giorno più giorno meno. E oggi Saelemaekers può finalmente guardare avanti con fiducia: la caviglia operata ha già superato il crash test del Tottenham Stadium, quando Bentancur gli è piombato addosso provocando l’indignazione di Ranieri che chiedeva il Var per ottenere l’espulsione.
Significa che non ci sono più rischi, significa che Alexis è rientrato più forte di prima. Il suo cartellino appartiene al Milan, dopo lo scambio di prestiti di fine agosto con Tammy Abraham, perciò nessuno è in grado di dire cosa gli riserverà il futuro.
Di sicuro la Roma sta ragionando sulla possibilità di trattenere Saelemaekers a Trigoria, magari trasformando il baratto di giocatori in un doppio trasferimento definitivo. Ma di questo si parlerà a tempo debito, quando il mare sarà tornato calmo.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida