Trentamila spettatori scarsi sugli spalti (anche se ancora non ci si è arrivati, tra abbonati e biglietti venduti), la solita curva Sud piena a metà, il settore ospiti aperto ai non residenti in Campania. La cornice di pubblico di Roma-Napoli, in programma domani alle 15 all’Olimpico (cancelli aperti al solito un paio d’ore prima), sarà più o meno la stessa del derby, anche se stavolta non ci saranno curve piene, come la Nord mercoledì sera. Il lato Sud dello stadio, ovviamente, sarà occupato dai romanisti, così come Tevere e Monte Mario; a Nord, invece, lo spicchio di distinti tra la curva e la tribuna, cioè il settore ospiti, sarà aperto per consentire ai tifosi napoletani di radunarsi lì.
Niente di nuovo, lo scorso anno successe la stessa cosa. Ai tifosi azzurri residenti in Campania non è stato consentito l’acquisto dei tagliandi, come da determinazione dell’Osservatorio e come succede anche ai romanisti al San Paolo, ma per motivi di ordine pubblico, visto che è probabile che molti napoletani residenti a Roma o da qualche altra parte abbiano comprato i biglietti (un anno fa erano più di 200), verranno tutti sistemati in un’unica zona invece che farli stare sparpagliati nel resto dell’Olimpico.
PIANO SICUREZZA – Stadio che, comunque, sarà blindato: i dettagli saranno messi a punto in Questura oggi, ma gli steward saranno circa 700 ed è previsto un grande spiegamento di forze dell’ordine. Dalla morte di Ciro Esposito, ormai quasi tre anni fa, la partita tra Roma e Napoli è considerata ad altissimo rischio e anche se non ci saranno ultrà, da una parte e dall’altra (per i romanisti è la prima partita in casa con le barriere dimezzate, ma non rientreranno finché non saranno rimosse del tutto), e non ci sarà il pienone delle grandi occasioni, il piano sicurezza sarà lo stesso di primo livello.