Lezione di tango ieri pomeriggio all’Olimpico. Dybala e Paredes poco più di due anni fa coronavano insieme il sogno di salire sul tutto del mondo e contro il Parma si sono presi la scena. Il primo ha realizzato una storica doppietta che lo porta al terzo posto nella classifica dei marcatori argentini della Serie A. (…)
Infatti, una parte dei dirigenti preferirebbe investire prima su un difensore centrale e su un terzino destro poiché la Joya ha un ingaggio pesante e non garantisce un minutaggio particolarmente elevato. In avanti invece piace Mikautadze. Non è in programma nessun viaggio nella Capitale del procuratore.
Ieri al momento della lettura delle formazioni è stato il più acclamato e il legame con il popolo giallorosso è sempre ben saldo. «Cerco di fare il meglio per la Roma e per questa gente che mi ha sempre dato tutto. Devo dargli qualcosa indietro», ha detto Paulo che ha anche rinunciato al tris per far segnare il suo amico Paredes.
Il primo rigore lo ha tirato il 21 dopo un colloquio proprio con Leo che ha poi ha calciato quello del 4-0. (…) Dybala dopo il ‘no’ all’Al-Qad-siah è sempre stato centrale nel progetto, non si può dire lo stesso di Paredes. Con Juric era utilizzato col contagocce: «Sono passato da due allenatori con cui giocavo sempre a non giocare neanche un minuto. Nel calcio non si finisce mai di imparare. Ho avuto la fortuna di avere De Rossi prima da calciatore e poi da allenatore e da lui ho imparato tantissimo. Ha fatto una carriera grandissima e ho sempre approfittato dei suoi consigli. Ranieri mi ha dato la stessa fiducia che mi ha dato lui, sono contento e spero di continuare così».
Ora si sta ritagliando il suo spazio e ha messo da parte il desiderio di tornare al Boca a gennaio. A giugno, invece, lo aspettano in Argentina ma ha anche lui una clausola per il rinnovo automatico che scatta al 50% delle presenze stagionali e in caso di qualificazione alle coppe europee.
La situazione di classifica non fa ben sperare, ma se c’è la volontà del giocatore di diminuire lo stipendio il club potrebbe mettersi al tavolo per trattare. Per Claudio è imprescindibile e la sua presenza può convincerlo a restare anche il prossimo anno: «Non ci sto pensando, ma da quando è arri-vato è cambiato tutto. Ho passato due mesi difficili e mi ha dato quella fiducia di cui avevo bisogno. Devo solo ringraziarlo». (…)
FONTE: Il Messaggero