La Champions è andata ad agosto, la Juve sta a +8 in campionato e per andare in finale di coppa Italia servirà una impresa contro la Lazio tra un mese. A voler essere pessimisti tra i trofei in palio resta in pieno gioco solo l’Europa League per la Roma di Spalletti passata tra i sogni di triplete post San Siro di lunedì scorso alla paura di doversi “accontentare” del solito 2° posto. In una settimana quindi è cambiato tutto, ci sta nel calcio soprattutto se ti ritrovi ad affrontare un calendario difficile con gli uomini contati. Uno scenario che Spalletti aveva preannunciato il 15 gennaio scorso: «Il problema verrà tra febbraio e marzo: in quei 40 giorni con 12 partite se non hai il numero dei calciatori giusto non ne esci». Era una richiesta d’aiuto sul mercato.
Oggi Spalletti fatica a negare i problemi di stanchezza mentre Perotti lo dice chiaro: «Siamo un po’ morti». Un’ammissione che i giocatori hanno già fatto al tecnico in settimana e che, almeno a leggere i social, non basta ai tifosi infuriati per l’improvviso calo. Anche per questo Spalletti ha concesso un giorno di riposo alla squadra che giovedì si gioca l’andata degli ottavi di Europa League in Francia contro il Lione. Oggi alla ripresa Luciano ribadirà quanto già detto negli spogliatoi dell’Olimpico: ripartire dagli ultimi 10 minuti di Roma-Napoli.
Quello deve essere lo spirito col quale affrontare il Lione nonostante la poca benzina. A dover riempire presto il serbatoio sono soprattutto i 4 intoccabili: Fazio, Nainggolan, Strootman e Dzeko. A cui si aggiunge Bruno Peres, titolare per forza vista l’assenza (pesantissima) di Florenzi. Fazio paga più di altri il calo fisico dei compagni visto che è spesso l’ultimo uomo tra Szczesny e l’avversario. Ne hanno approfittato prima Icardi (indolore), poi Anderson e Mertens. Sarà lui giovedì a comandare la difesa contro Lacazette.
Si tornerà a tre e mancherà lo squalificato Rüdiger che sarà sostituito da Jesus. A centrocampo non c’è scelta: gli invisibili Grenier e Gerson nemmeno partiranno per Lione, così Nainggolan e Strootman saranno chiamati rispettivamente alla 40ª e 35ª gara stagionale. Saranno 39, invece, le partite per Dzeko che con i 90’ di sabato è diventato l’attaccante più utilizzato della serie A. Il bosniaco è il più provato tanto da non centrare lo specchio nelle ultime due gare, ma per riposare dovrà aspettare domenica col Palermo quando (forse) sarà il turno pure di Totti al quale ieri l’Equipe ha dedicato un reportage e per il quale è arrivata la difesa di Zeman: «Francesco può dare ancora tanto, ma è gestito male».