Venti giorni dopo le dimissioni di Paolo Berdini dalla guida dell’Urbanistica capitolina oggi dovrebbe essere il giorno del successore. Si tratterebbe, come per il Bilancio quando venne nominato Andrea Mazzillo, di una scelta «in casa»: il nome più accreditato è quello di Luca Montuori, architetto e capo segreteria del vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Bergamo. Montuori, 52 anni, è un altro professore universitario – sarebbe il terzo docente consecutivo dopo Caudo nell’era Marino e lo stesso Berdini – insegnando progettazione architettonica all’Università Roma Tre.
Ed è figlio e nipote d’arte. Il nonno, Eugenio, è il coautore della pensilina esterna della Stazione Termini, considerata una fra le opere architettoniche più ardite del secondo dopoguerra con il suo andamento ondulatorio. Il padre, Francesco, è fra i fondatori del Gruppo Romano Architetti Urbanisti e ha lavorato moltissimo sia fuori Roma (ad esempio alla sistemazione del centro storico di Civitella Alfedena, nel Parco d’Abruzzo dopo il terremoto del 1980) e a Roma: sua è la sistemazione dei giardini di Piazza Vittorio e il progetto vincitore nel 1993 di Piazza Navona.
Luca Montuori, con un dottorato di ricerca conseguito a Firenze sul paesaggio, ha fondato nel 2001 lo studio 2tr architettura, con cui ha partecipato a concorsi internazionali con premi e menzioni. Membro del Comitato Scientifico della Casa dell’Architettura di Roma, ha svolto attività didattica e di ricerca con università e istituzioni italiane e straniere. Nel periodo delle Giunta Veltroni lavorò con il Comune su alcuni concorsi di architettura legati al vecchio progetto rutelliano delle 100 piazze, fra cui, ad esempio, la sistemazione di Piazza Giustiniano Imperatore sulla Colombo.
A differenza, però, di Paolo Berdini, Montuori è considerato un pragmatico, lontano dalla visione ideologica del suo (probabile) predecessore. Sul suo tavolo – a parte l’ovvio dossier sullo Stadio della Roma di Tor di Valle – svariati fascicoli rimasti aperti dall’insediamento della Giunta Raggi: le caserme di via Guido Reni e la loro destinazione, la città dei giovani da realizzare agli ex Mercati Generali, vari piani di Zona. Tutte iniziative in buona parte già cantierabili e che, invece, si erano bloccate per le decisioni di Berdini. E a Montuori spetterà anche il compito di rapportarsi con il Tavolo dell’Urbanistica di Sanvitto e degli attivisti 5Stelle. Compiti non semplici.