Adesso la principale preoccupazione di Spalletti è cercare di ricompattare la Roma. Per questo ieri pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti dopo un giorno di riposo, ha parlato a lungo con i giocatori. Prima di andare in campo la squadra è rimasta per quaranta minuti nella sala riunioni, ma il tempo dedicato a rivedere al video gli errori commessi contro il Napoli è stato breve. Il tecnico ha puntato invece sull’aspetto motivazionale, perché i giocatori hanno risentito dal punto di vista psicologico della doppia sconfitta contro Lazio e Napoli. Due partite che sono andate male e che rischiano di compromettere la stagione della Roma.
Il tecnico ha cercato di motivare i giocatori, perché ha capito che in questo momento deve recuperare le energie mentali. Ha spiegato che non sono stanchi (come ha detto anche a caldo dopo la sconfitta contro il Napoli), ma è solo una questione di testa. Giovedì è un’altra tappa cruciale per la Roma, l’Europa League è un obiettivo dichiarato, la squadra giallorossa in questa stagione è ancora imbattuta all’estero (pareggio contro Porto, Viktoria Pilsen e Astra Giurgiu, vittorie contro Austria Vienna e Villarreal) e a Lione vuole porre le basi per la qualificazione. La domenica successiva è in programma una partita sulla carta più agevole come quella di Palermo e il giovedì successivo il ritorno con il Lione, prima della partita all’Olimpico con il Sassuolo.
PROSPETTIVE – Per la Roma è fondamentale passare il turno in Europa e ripartire in campionato e prima della sosta sarà possibile fare il punto per capire se le ambizioni della società dovranno essere ridimensionate. La stagione può ancora essere salvata, il secondo posto è a portata di mano e a Lione, dove esattamente dieci anni fa la Roma di Spalletti centrò una delle più importanti imprese in campo internazionale, i giallorossi possono ripetersi.
LA CARICA – Il tecnico ieri ha insistito sul fatto che la Roma è ancora padrona del proprio destino. Ha difeso i giocatori dalla critiche, che non sono mancate in questi giorni. Ha usato toni decisivi per spronare, ma non ha mosso rimproveri alla squadra. Ha affrontato l’aspetto mentale, ha ricordato quali sono i traguardi da raggiungere, per regalare una soddisfazione a tutto l’ambiente, che ha dimostrato anche nel finale della partita contro il Napoli di restare vicino alla squadra. Spalletti ha ribadito che lui continua a credere in questo gruppo e che la stagione non è finita. Il tecnico è stato molto deciso, per far capire che non è il solito modo di dire ma la sua è una convinzione vera. Lui ci crede davvero e vuole che la squadra faccia altrettanto. Spalletti vuole che la Roma faccia la Roma. Andare in Champions per la società è fondamentale per programmare il futuro, anche se non ci fosse più lui sulla panchina giallorossa.