Non distano nemmeno tanto Torino e Lione, con la Tav ci si metterà all’incirca 75 minuti. Tra queste due città, tra la Alvernia e il Piemonte, passa il futuro vicino e lontano di Spalletti e della Roma. Il tecnico – che ieri ha festeggiato in modo soft i suoi 58 anni a Trigoria – domani a Lione si gioca il 3° set di un mini game durato 10 giorni che ha visto i giallorossi perdere un pezzo di coppa Italia con la Lazio (in attesa del ritorno del 4 o 5 aprile) e un ulteriore punto nella corsa alla Juve. Nell’andata degli ottavi di Europa League contro Lacazette e compagni Spalletti capirà se si è trattato di un calo fisiologico o se è l’inizio di una crisi. Il tempo per recuperare le energie (quasi 5 giorni) stavolta dovrebbe essere bastato anche per chi, come Nainggolan o Dzeko, non si è fermato mai. Il belga oggi sederà al fianco di Luciano in conferenza stampa, il bosniaco spera di ritrovare il gol perduto proprio nella notte della tripletta al Villarreal. Al suo fianco ci sarà Salah. Alla trasferta parteciperà anche l’ex Grenier nonostante non possa essere impiegato in Euroleague.
Ci vorrà ancora qualche settimana, invece, per capire se la seconda storia d’amore tra Spalletti e la Roma proseguirà. E qui entra in gioco Torino, sponda juventina. I bianconeri, infatti, hanno messo il nome del romanista in pole per il dopo Allegri tanto che ci sarebbe stato anche un contatto tra le parti. Dal canto suo Spalletti – che è in scadenza di contratto e ha ricevuto più di una chiamata dalla dirigenza romanista senza però dare una risposta convincente – ha già dichiarato di non avere problemi ad allenare la Juve. Resta da capire il futuro di Allegri che negli ultimi giorni sembra essersi riavvicinato ai bianconeri. E molto dipenderà anche da cosa vorrà fare Wenger visto che l’Arsenal (oltre al Barça dell’amico Braida) ha messo Allegri al primo posto per il dopo Arsène.
Sempre restando a nord di Roma c’è da registrare il tentativo di assalto dell’Inter nei confronti di 4 gioielli giallorossi: Manolas, Rüdiger, Strootman e Salah. Per il greco la strada pare in discesa. Più difficile, se non impossibile, ipotizzare la partenza degli altri tre. Su Strootman si sta muovendo anche lo United, per questo la Roma sta accelerando le pratiche per il rinnovo del contratto che scade nel 2018. Quello di Totti termina invece a giugno, e il capitano starebbe pensando al suo ruolo da dirigente: non dietro a una scrivania, ma da club manager come il suo amico Di Vaio al Bologna. E quindi al fianco dell’allenatore. A proposito di futuro ieri il direttore tecnico del Siviglia Arias ha confermato: «Monchi ci lascerà a fine stagione».