E pensare che qualche settimana fa poteva lasciare la Roma per approdare al Fulham (in prestito) ma soprattutto al Borussia Dortmund che a sorpresa aveva provato il blitz per averlo in squadra e regalare un attaccante in più a Niko Kovač. A far saltare tutto è stato Claudio Ranieri che senza rinforzi in avanti non ha voluto privarsi di un gio-catore, a maggior ragione se ritenuto il futuro della Roma come ha sempre detto.
Benvenuto al nuovo Soulé che adesso sta prendendo sempre più confidenza con il gioco della Roma, con il suo ruolo all’interno del club e con una dimensione ben diversa (e complicata) rispetto alla libertà avuta nel suo anno in prestito al Frosinone. Insomma, Matias sta prendendo le misure e adesso sta finalmente mostrando le sue qualità. Non sarà certo il gol al Parma a dare la svolta al ragazzo, ma sicuramente è sulla buona strada nella sua crescita tecnica, tattica e caratteriale. Via la timidezza, via il tacco e la punta, dentro più sostanza, più concretezza.
Condita naturalmente dalla classe e quella punizione capolavoro ne è la dimostrazione: «Pensate che non volevano neanche farmela battere – ha detto scherzando Soulé alla fine della partita – Mancini e Paredes mi hanno detto di non calciarla, ma ho insistito perché da quella posizione avevo già segnato».
Soulé non può che essere felice del gol, della prestazione e dei tre punti: «Sono contento, avevo tanta voglia di giocare. Io sono sempre pronto quando c’è la possibilità e Ranieri mi dà fiducia. Ogni ruolo che faccio, a destra e in mezzo al campo, lo so fare, mi metto a disposizione della squadra al 100%». E adesso la testa va già al Porto: «Quanto siamo carichi per la sfida da uno a dieci? Undici». Messaggio chiaro.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi
