“Iniziamo con gli indisponibili. Torosidis, problema alla coscia destra. Florenzi, risentimento al polpaccio destro rimediato contro il Porto. Rudiger, Rui e Nura continuano la preparazione, Seck è rientrato ed e’ a disposizione”.
In vista dell’Udinese quanto pesa sotto l’aspetto mentale la sfida col Porto? “Non penso sia un peso, da questa sfida siamo usciti abbastanza bene. Qualche dubbio c’era anche in noi stessi, per il livello di partite che eravamo andati ad affrontare. Poi invece il comportamento è stato corretto. La squadra è pronta, abbiamo una spinta in positivo di sicurezza della nostra forza”.
L’Udinese ha cambiato poco rispetto alla scorsa stagione. Che difficoltà dà questo match? “Loro sono bravi, hanno una società che chiarisce bene a tutti subito quelle che sono le intenzioni. Prendono dei giovani fenomeni, li fanno giocare, ne hanno moltissimi da tutte le parti. Possono cambiare formazione. Hanno un target nell’andarli a prendere, hanno fisicità e corsa. Sarà dura, ci sarà da lottare, ma non hanno più Di Natale. Ha smesso e senza di lui perdono qualcosa. Iachini lo conosco bene e so cosa può trasferire alla squadra. Sarà una squadra pronta e forte nel giocare contro di noi e non ci facciamo ingannare dal loro ultimo risultato contro lo Spezia. Ho parlato con i loro dirigenti e mi hanno detto che ‘gli è andato tutto bene’, quindi fortuna e sfortuna hanno fatto la differenza”.
A Oporto il centrocampo è apparso il reparto migliore, ma manca il singolo che dà leggerezza dando sorpresa nell’avanzata. Il giocatore è in rosa o va cercato? “Noi abbiamo Strootman al posto di Pjanic, ed è più forte di Pjanic. Idem Paredes. Abbiamo giocatori più forti di quelli che sono partiti. Siamo ok. C’è Gerson sotto l’aspetto della qualità, ma deve calarsi bene nel nostro tipo di calcio. Con l’arrivo di Peres c’è la possibilità di far giocare Florenzi davanti. Per il momento siamo apposto così. Si può migliorare tutto e si potrebbe pensare a un altro giocatore a centrocampo, ma per il momento siamo fermi così. Abbiamo le qualità giuste per giocare il nostro calcio”.
Andrebbe allo stadio parcheggiando a due km di distanza? “Se riempiremo lo stadio al completo qualcuno dovrà parcheggiare lontano. Due passi sotto il clima di Roma li consiglia qualsiasi dottore. Certe cose è meglio viverle subito, la Roma è una bella realtà. Viviamo tutto quello che è spettacolo ed è coinvolgente”.
In queste 4 partite in 11 giorni ci sarà bisogno di turn over più per la testa o per il fisico? “Proprio perché ci sono 4 partite così ravvicinate è una bella botta a livello fisico e psicologico, per cui qualche cosa cambieremo. Ma soprattutto ho una squadra forte nella sua totalità. Ho un gruppo di giocatori forti e li voglio usare, così possono mostrare le loro qualità. Non faccio la formazione per accontentare nessuno. Chi viene col musino perché non è sceso in campo non gioca neanche la volta dopo. Abbiamo fatto una rosa per avere a disposizione le qualità di tutti“.
Sul portiere hai fatto una scelta definitiva? “Ho scelto Alisson col Porto perché Szczesny si è allenato poco. Poi lui lo avrebbe meritato per quanto visto l’anno scorso, ma scelgo sempre chi sta meglio. Non abbiamo la responsabilità dei mancati introiti della Roma, noi dobbiamo dare a questi giocatori il merito di aver creato l’opportunità di giocare questa possibilità di entrata. Sento dire che la Roma se non entra perde soldi. I giocatori vanno ringraziati, anche Szczesny. Dipende da loro, da quello che fanno vedere loro. I discorsi che si facevano 10 anni fa sono differenti da quelli attuali. Prima si faceva 8 km in una partita di calcio, ora se ne fanno 12-13. Si pensa più veloce. Ma il portiere deve essere uno? Che ragionamento è? Quando si ha a che fare con un mondo nuovo le scelte cambiano. Sceglierò in base a quello che loro mi indicano“.
Rispetto allo scorso anno, quindi, la gerarchia è diversa? “Prima di diventare titolare Szczesny lo era De Sanctis. Poi gli è subentrato. Io non ero l’allenatore, ma ho visto giocare anche De Sanctis“.
Peres ha detto di non farcela più a vedere la Juve vincere. E’ così impossibile lottare contro la Juve? “Lo abbiamo detto troppe volte. Peres lo ha anche detto, vuole vincere. Ma oggi comincia a pedalare forte. Noi le vogliamo vincere tutte. ‘Sto fatto di dover scegliere le partite da vincere o da perdere non mi piace, io scelgo la vittoria. Poi c’è il confronto con Juve, Napoli, Milan, Inter, Fiorentina. Ma ci siamo noi. Non crediate che quelle partite dietro l’anno scorso rimangano dietro. Nessuna è peggio della Roma. Noi siamo forti e sin da subito dobbiamo cominciare ad essere grandi“.
Peres potrà giocare anche più avanzato? “Nelle giovanili lui ha sempre giocato quarto nella linea difensiva. Le cose da difensore le sa fare, offensivamente può spingere. Anche Palmieri può giocare a destra oltre che a sinistra. Jesus è uno che se messo in fascia è più forte nella fase difensiva… Rudiger non vi garba? Noi si è pensato a Peres perché tra un mese e mezzo torna Rudiger. Lui è tosto nella linea di difesa a 4. Da una parte si spinge di più e dall’altra si pensa più all’equilibrio della squadra. Non trovo precisazioni a queste difficoltà da fare. Per portare avanti le situazioni la squadra deve essere forte nel gruppo. Io di questo gruppo mi fido moltissimo. E’ una delle formazioni più forti che io abbia mai allenato da quando faccio l’allenatore”.
Come sta la Roma fisicamente, dopo le tournée estive? “Veniamo da un periodo in cui programmi le cose da fare per raggiungere un certo livello. Poi ci sono le amichevoli, da cui voi traete conclusioni senza pensare al programma degli allenamenti. Siccome siete una voce importante, ci fanno piacere le critiche. Ma noi dobbiamo stare attenti sia nel lavoro che nelle amichevoli. Dopo le amichevoli, però, si apre uno scenario nuovo. Oggi Florenzi lo avrei voluto a disposizione, idem Torosidis. A me questa Roma sembra a buon punto perché prendo per analisi quanto successo nell’ultima partita. Dico che si sta bene. Poi c’è chi la vede in un modo, chi in un altro. Ho Rui che mi ha portato i giornali portoghesi, vogliamo vedere quante insufficienze hanno messo loro e quante avete messo voi? Loro hanno un po’ di tensione per questa partita importante, ma c’è differenza nel trattare i propri calciatori. Qui ho letto 5 insufficienze in una partita pareggiata in dieci. Se vado a vedere la conta delle situazioni importanti avute, realizzarle tutte sarebbe stato perfetto. Poi ognuno è giusto che scriva quel che gli pare. Il comportamento del nemico sincero è quanta qualità che apprezzo“.