Al Teatro Cucinelli di Solomeo, nell’occasione del lancio dei 100 giovani calciatori selezionati per il prossimo Golden Boy, l’ormai ex allenatore della Roma, Claudio Ranieri, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Di seguito le sue parole:
”Sognavo di fare il calciatore. Se sono andato oltre? Non pensavo di fare l’allenatore. Avevo detto non vengo a fare il corso poi alla fine sono andato anche io e mi sono detto: vediamo se capisco di calcio, se ho dele idee, se so parlare ai giocatori, alla stampa, poi è venuta fuori Cagliari che è stata la spinta per il grande calcio. Ho fatto una carriera con alti e bassi, ma c’è stata la forza della famiglia, di mia moglie che sono 50 anni che mi sopporta, è stata la cosa bella assaporare anche l’amaro che c’è nel calcio e avere la determinazione nel lottare. Al Watford succedeva l’inverso di Leicester, tutto sempre la negativo, poi è tornato il Cagliari, siamo tornati in Serie B, ci siamo salvati, ed ho detto posso smettere, e giuro di aver detto ‘smetto’, poi molti dirigenti mi hanno chiamato e dentro di me ho detto, se devo tornare solo a Cagliari o con la Roma e pregavo che non mi chiamassero. Quando cambiarono De Rossi con Juric ho pensato, è passata, sto tranquillo e invece mi hanno richiamato, ma questa volta è vero, smetto, passo dall’altra parte, vediamo se sarò capace, c’è tanto da imparare e da fare, io ho tanta voglia di fare. La cosa più facile è entrare in sintonia con i calciatori, dove sono riuscito è andata bene, non do’ mai colpe a nessuno se non a me stesso per cercare di migliorare”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma











