L’Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Maurizio Veloccia, ha parlato della costruzione dello stadio a Pietralata:
Lo stadio si farà? “Perché qualcuno non lo vuole e si cerca di trovare qualsiasi pretesto per non farlo. In questo caso, prima si parlava del tema degli espropri, poi delle persone che abitavano lì, poi dell’auto-demolitore, ora del bosco… C’è chi non vuole che lo Stadio si faccia e ogni motivo è utilizzato per non farlo. Un progetto da oltre un miliardo di euro ha tanti imprevisti che possono nascere, l’importante è che si vada avanti. I problemi sono risolti su tanti fronti. Si farà un’area verde di circa 7 ettari, 9 complessivi: invito tutti quelli che hanno dubbi a farsi un giro lì, in quel quadrante. Ieri sono stato in un’area in cui bisogna stare attenti al calar del sole: è luogo di spaccio e prostituzione, ho visto di tutto lì anche in termini di rifiuti. Francamente, pensare che aree verdi attrezzate e fruibili – con 7 ettari di parco urbano e una nuova vocazione del polo di ricerca e sviluppo della Sapienza – non sia dare un nuovo volto al quartiere, significa non avere interesse particolare nel quartiere. Io comprendo tutto, ma non posso accettare. Stiamo andando avanti, siamo convinti che ogni volta che si ha un dubbio, facendo un passeggiata lì lo si risolve. Sono andato a vedere e facendo un giro con le forze dell’ordine, che mi raccontavano le storie del luogo, sono uscito con più convinzione della bontà del progetto”.
Come procede la collaborazione con la Roma? “Procede in modo positivo. Abbiamo avuto interlocutori diversi, ma il rapporto del sindaco con la proprietà è sempre stato diretto e chiaro. Noi con gli uffici della Roma abbiamo sempre avuto un rapporto lineare. Devo dire che l’interesse dello stadio è concretizzato da azioni. Ieri sono stato a vedere gli scavi già fatti, c’è una quantità enorme di interventi già fatti con operai all’opera. L’interesse c’è. Si sta facendo un progetto con tantissimi professionisti che la Roma ha messo sul campo e c’è un investimento importante. Quello che il Comune deve fare è che qualsiasi polemica e criticità si affronti come abbiamo fatto. Chiudere un auto-demolitore a Roma, seppur in un’area nostra, è una cosa molto complicata. Il dipartimento lavori pubblici ha risposto a tutti i vari gradi di giudizio, ha sempre vinto e alla fine il soggetto ha riconsegnato le chiavi. In questo modo, i risultati arrivano. Sposteremo alcune alberature, faremo mitigazione ambientale… C’era stato richiesto di aumentare le aree verdi e abbiamo fatto evolvere il progetto per andare incontro a chi ce lo chiedeva. Chi lo utilizza come pretesto per non fare lo stadio rimarrà deluso”.
Entro la fine del mese, l’area sarà libera? “Quando abbiamo visto le prime foto, abbiamo constatato che si tratta di un’area immersa in autoricambi. Oggi è libera, si stanno ultimando le pulizie, ci vorrà qualche giorno ancora, non si parla di settimane. L’area è nostra: una cosa è avere un immobile e una cosa è poterci entrare. Sono state riconsegnate le chiavi, riconquistando il possesso. Ci è stato chiesto di portare via un po’ di ricambi, abbiamo accolto la richiesta. Tutto si concluderà in 4-5 giorni”.
Siamo nei tempi per poter inaugurare lo stadio entro la stagione del centenario? “L’ho detto dal primo giorno: abbiamo una corsa ad ostacoli, un procedimento da oltre 1 miliardo di euro ha tanti ostacoli da superare. Dal punto di vista temporale, nel punto in cui c’è il progetto e va bene la conferenza dei servizi, i tempi possono essere rispettati tranquillamente. Ma ci sono sempre cose da affrontare. Il vero nostro metodo di giudizio è se rispetto alle questioni evidenziate si va avanti, ci si ferma o si torna indietro. Questo è un progetto privato in cui l’amministrazione crede. Siamo sempre andati avanti, mai indietro. Talvolta con più lentezza. Il fatto che non siamo mai andati in dietro mi fa essere ottimista. Quando ho visto gli scavi, ho capito che le cose stanno andando: Chiaramente possono esserci mille problemi, come il ritrovamento archeologico. In altri casi, sono stati risolti i problemi. se c’è un lavoro coordinato, i problemi si risolvono. Ne sono convinto e il lavoro fatto lo ha dimostrato”.
Il progetto definitivo verrà consegnato tra ottobre e novembre? “Secondo me dopo l’estate il progetto definitivo può essere consegnato”.
Manca ancora la perizia sull’area boschiva, entro quando l’avrete? “Io credo che non manchi molto. Ciò che posso dire è che il progetto della Roma è, per le dotazioni di verde, le aree di verde apprezzato e naturalistico, un progetto che già comprende quella dotazione ambientale che il sito fa perdere. Tutto questo ne progetto viene compreso e considerato. La Roma ha consegnato già un’indagine vegetazionale, che ha portato il club a puntare a tante alberazioni. Nell’area, dovremo considerare di recuperare il verde che si perde altrove e già sappiamo dove: nei 7 ettari di parco realizzato e i 9 ettari delle aree rese disponibili ai cittadini. In futuro, avremo un verde fruibile, nella bellezza di un parco urbano”.
FONTE: Radio Romanista











