A differenza dei suoi compagni romanisti, che si stanno godendo le vacanze estive, Devyne Rensch è impegnato in Slovacchia nell’Europeo Under 21 che sta vedendo i giovani olandesi protagonisti, qualificati in semifinale contro l’Inghilterra.
Semifinale in programma giovedì, ma che Rensch non potrà giocare causa squalifica: il giallo rimediato nella vittoria ai quarti col Portogallo, sommato a quello rimediato nella gara inaugurale, costringerà il laterale ex Ajax a guardare i compagni. Una tegola per lui, capitano dei giovani Oranje e finora sempre in campo per 90’ nelle precedenti quattro partite.
Ovviamente Devyne godrà di un supplemento di vacanze, dato l’impegno con l’Under 21, ma si è già proiettato verso il suo ritorno a Trigoria, dove troverà Gian Piero Gasperini. «Credo che il suo arrivo – ha detto Rensch qualche giorno fa – mi aiuterà molto a crescere a livello tattico e mentale. Sono contento e spero che raggiungeremo grandi traguardi insieme». Del resto, Gasp non ha mai nascosto la sua predilezione per il calcio “all’olandese”, come testimoniano i tanti giocatori prelevati in Eredivisie durante i nove anni all’Atalanta: de Roon, Hateboer, Koopmeiners, Gosens (tedesco di origini olandesi che fu prelevato dall’Heracles Almelo) sono soltanto i più noti.
Soprattutto sulle corsie laterali, il tecnico di Grugliasco ha dimostrato di fare affidamento su calciatori ben strutturati fisicamente, rapidi, abili in fase di spinta, ma anche in ripiegamento difensivo. Rensch, che in carriera ha ricoperto più o meno tutti i ruoli della difesa, nasce come terzino destro, ma già con Ranieri ha fatto l’esterno a tutta fascia sulla destra e – all’occorrenza – può agire anche da braccetto.
Dopo i primi sei mesi di apprendistato in Serie A, ora il 22enne avrà modo di lavorare con i compagni e il nuovo tecnico fin dal ritiro. Con la preparazione atletica e l’attenzione alla tattica di Gasperini, potrà sicuramente crescere e mostrare tutto il suo potenziale, ancora inespresso dopo i primi sei mesi alla Roma. Le qualità, del resto, non gli mancano, così come la personalità: lavorando con calma agli ordini del nuovo tecnico, Devyne potrebbe rivelarsi un jolly prezioso a disposizione del nuovo allenatore. (…)
FONTE: Il Romanista – L. Latini











