Dopo aver firmato il contratto fino al 2026, il nuovo Responsabile Tecnico delle formazioni di Serie B e Under 19 nazionale e ricoprirà anche il ruolo di Allenatore in seconda della Prima Squadra, Simone Zaccardi, è intervenuto ai nostri microfoni per parlare di progetti, obiettivi e non solo, della squadra giallorossa:
Quali sono state le tue sensazioni di ritornare in Italia è proprio con la Roma? “Sì, sono contentissimo, sono stato preso subito da questo progetto. È un progetto molto importante che si basa su tanti ragazzi, sono contento di farne parte, anche perché sono vicino alla mia famiglia e ai miei amici”.
Come mai nel 2022 hai deciso di andare in Spagna? “Perché ho vissuto tutta la prima parte della mia carriera con il 3Z. Sono stati anni lunghi, ma durante i quali siamo riusciti a toglierci qualche soddisfazione. A un certo punto ho voluto cambiare un po’ la mia vita, ho deciso di trasferirmi in Spagna, seguire dei corsi di aggiornamento, un master sul calcio e cercare di entrare nel mondo spagnolo del futsal, che rispetto a quello italiano è ancora qualche passo avanti. Quindi ci ho provato. Poi è arrivata l’offerta degli Hornets, che comunque è stata una buona proposta, quindi sono tornato in Italia. Finita l’esperienza con gli Hornets, stavo valutando se tornare in Spagna o trasferirmi altrove. È arrivata l’offerta della Roma, difficile da rifiutare. La Roma mi offre la possibilità di lavorare in modo professionale, di essere presente ogni giorno sul campo e di pianificare un programma individuale per ogni ragazzo. Quindi, diciamo che la scelta è stata piuttosto ovvia”.
Appunto della Spagna stavi parlando che stanno molto avanti, che differenze ci sono tra il futsal spagnolo e quello italiano, in che cosa sono avanti? “Per fortuna, lo sport viene valorizzato molto anche a livello giovanile. Nelle scuole e nei collegi dove sono stato, per esempio, si gioca già a futsal come attività post-scolastica oppure durante l’ora di educazione fisica. Le scuole e le strutture, infatti, dispongono spesso di campi da futsal al loro interno. È professionistico per quanto riguarda la Serie A e la seconda divisione, a differenza dell’Italia, dove è ancora considerato uno sport dilettantistico. Ci sono palazzetti quasi sempre pieni e tanta gente che segue le partite. Anche in Italia il futsal sta crescendo, negli ultimi anni si sono fatti passi avanti, non si può negare. Però in Spagna il movimento è avviato molto bene dove i giocatori crescono rapidamente. Non c’è paura nel farli giocare con categorie superiori ed è un grande vantaggio. I ragazzi di 15-16 anni spesso vengono inseriti in prima squadra. Molti club, inoltre, hanno una squadra B — come ha fatto quest’anno anche la Roma — per far giocare i più giovani o quelli meno pronti, come gli Under 17 o Under 19. I più maturi, invece, passano gradualmente alla prima squadra. In Italia, invece, si fa ancora un po’ fatica a dare spazio ai giovani”.
Questo progetto che la Roma sta portando avanti, valorizzando l’Under 19 — che è campione d’Italia e ha vinto la Supercoppa. I primi tre trofei conquistati a Trigoria li ha portati proprio l’Under 19. Inoltre, c’è continuità con Reali, che arriva anche lui dall’Under 19 e ora sarai tu a prenderne il posto. Ti piace questo progetto? “Per questo dico che mi è piaciuto tantissimo il progetto di valorizzare i ragazzi, perché sono giocatori forti, e lo abbiamo visto tutti in questi ultimi anni. Il punto è che, per giocare in Serie A, dove le squadre sono composte da giocatori più grandi e strutturati, è ovviamente più difficile per un 2007, un 2008 o un 2009 trovare spazio. A quel punto, farli giocare in Serie B mi sembra la scelta più naturale. Facevo la stessa cosa anche al 3Z, i ragazzi giovani li facevo giocare in Serie B. Non avevamo la pretesa di vincere il campionato, perché era un gruppo diverso, ma il discorso è lo stesso: farli crescere confrontandosi con avversari più esperti. Vuoi o non vuoi nelle partite con i più grandi, ci sta sempre un po’ più di malizia e d’esperienza in più. Mi ha preso tantissimo il progetto di poter far giocare dei ragazzi giovani in Serie B e poi si possono divertire in under 19”.
Ci sono tre ragazzi dell’Under 19 che sono in Nazionale, uno su tutti è Ceccarelli. L’Under 19 sicuramente porterà diversi giocatori in Serie A e avere la possibilità di giocare contro squadre di alto livello è qualcosa di fantastico… “Sì, infatti ci sono giustamente dei ragazzi come Ceccarelli, Cotroneo e Miguel che negli ultimi due anni hanno vinto e ora devono allenarsi con la prima squadra in Serie A e cercare di ottenere il maggior minutaggio possibile. La Serie B rappresenta per loro un’opportunità per trovare più spazio e giocare di più. Sono tutti Under 19 e invece di farli giocare ancora la domenica con l’Under 19, che già la disputano da tre anni, è meglio dargli la possibilità di fare minuti in Serie B, dove affrontano avversari più grandi e più esperti rispetto alla categoria giovanile. Allo stesso tempo, questo permette alla squadra Under 19 di dare spazio anche agli Under 17 e ai ragazzi al primo anno di Under 19. L’obiettivo è riuscire, gradualmente, a far salire i ragazzi di categoria, farli confrontare con i più grandi”.
Qual è la tua prima sensazione nell’indossare i colori della Roma? “Di questo sono contentissimo, anche perché, come tanti, da bambino andavo allo stadio con mio padre a vedere la Roma. Quindi, oggi essere l’allenatore della Roma è sicuramente un grandissimo onore per me”.
Nell’ambiente della Serie A c’è qualcuno che condivide le tue stesse idee? “Sono sicuramente tutte persone bravissime, almeno da quello che ho potuto vedere in questi pochi mesi. Tutti vogliono fare il meglio per la squadra e per i ragazzi, e hanno progetti importanti. Per questo sono contento di lavorare con loro”.
Come vedi la Roma il prossimo anno? “Sicuramente, da come stiamo cercando di organizzare la squadra, si punta a formare un gruppo forte, con qualche punto in più rispetto all’anno scorso. Stiamo allestendo una buona rosa, composta sia da giocatori esperti, sia da giocatori con tanta corsa e giovani che possono dare quel qualcosa in più. Secondo me proveremo sicuramente a fare meglio rispetto all’anno scorso, poi vedremo cosa succederà durante la stagione. Però, da come stiamo lavorando e dal mercato che stiamo facendo, sicuramente lotteremo nel prossimo campionato”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – R. Molinari











