Nell’Inside del Futsal, quest’oggi parliamo con Christopher Dyann Cutrupi, classe 1993, alla sua terza esperienza in giallorosso:
Buongiorno Christopher, intanto come stai? “Buongiorno a voi, tutto bene. Sarà un onore indossare di nuovo questa maglia, ora che è diventata Roma”.
Hai anticipato la mia domanda. Che sensazioni ti dà indossare questa maglia giallorossa da tifoso romanista? “Sarà un onore grandissimo questa maglia. Mi vengono i brividi solo al pensiero, non vedo l’ora di iniziare”.
Lo scorso anno eri alla Fortitudo Pomezia e hai giocato contro questa maglia. Qual è la sensazione di giocare contro la Roma e ora trovarti con la Roma? “Sì, quando ho affrontato la Roma con la Fortitudo è stato particolare. Ritrovare il palazzetto (Pala Olgiata, ndr) tutto giallorosso è stata una sensazione strana, giocarci contro è stato molto molto particolare ed emozionante allo stesso tempo. Dentro di me speravo di poterci tornare, per godermeli da giocatore della Roma. E così è stato”.
Questa è la tua terza esperienza con la Roma, ex Olympus: nel 2014/15, poi nel 2022/23 e 2023/24. Hai chiesto la maglia numero 10, perché? “Essendo romanista, la maglia numero 10 del capitano è un sogno che ti porti dentro fin da bambino. Indossarla sarà un onore, ma non un onore qualunque. Porti sulle spalle la storia, la passione e l’identità di un popolo”.
Hai molte responsabilità con quel numero addosso? “Molte, sì. Lo so benissimo e me le assumo. Penso che quella maglia rappresenti il cuore pulsante dell’amore eterno per questo popolo”.
Perché ti chiamano ‘il cavaliere mascherato’? “Il soprannome nasce dalla mia esultanza. Da anni ormai, quando segno, faccio una sorta di gesto con la maschera. Così mi hanno iniziato a chiamare così”.
C’è un Dybala con una maschera e c’è un Cutrupi con un’altra… “Sono associato a Dybala. La sua è la Dybala-mask, la mia è la Cutrupi-mask (Ride, ndr)”.
Cosa ti ha spinto a tornare alla Roma? “Prima di tutto, l’amore per la maglia. Quello è stato fondamentale. Poi ci sono anche i fattori ambientali: conosco la società, il presidente, gli ex compagni, quindi so in che ambiente torno a lavorare e voglio difendere i nostri valori”.
Abbiamo parlato con il mister Reali e con il direttore sportivo De Bartolo: ci hanno parlato di una vera e propria rivoluzione, sono andati via tanti giocatori e l’ossatura è rimasta con tanti giovani che vengono dall’Under 19. Che sentimento hai rispetto a questo nuovo progetto? “Ho visto che hanno puntato molto sui giovani, ma conosco i ragazzi, sono giocatori in gamba. Dovranno fare esperienza in fretta, perché la maglia pesa. Abbiamo un nome importante da onorare. Fortino è rimasto, è un giocatore di grande esperienza, come anche Avellino, altro argentino esperto. Quindi il gruppo ha un buon mix”.
Per la tua esperienza, come collochi oggi la Roma? C’è ancora il mercato aperto, ma qual è la tua sensazione? “È ancora presto perché il mercato è in piena evoluzione. Ma parlando con la società, so che gli obiettivi restano quelli della scorsa stagione. Siamo la Roma, portiamo un nome importante e dobbiamo ambire a vincere.”
Il tuo obiettivo personale? “Sicuramente godermi al massimo questa esperienza. Se in passato ho sempre dato il 100% per ogni maglia, per la Roma darò il 200%. Voglio aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi della società e portare qualche titolo a Roma”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – R. Molinari











