Aria di primo giorno di scuola all’Olimpico. Dove ci eravamo lasciati siamo tornati. È un sabato d’agosto con la città quasi vuota, anche perché lo stadio è pieno in ogni ordine di posto, 63.681 segna il contatore giallorosso, per il 71° sold out della gestione Friedkin. Voglia di Roma e entusiasmo alle stelle, ma soprattutto tanto colore. Specie per le tante nuove maglie ufficiali che si vedono sugli spalti e fuori. Colore come sempre e di più in Sud, dove spiccano le tante maglie rosse tutte uguali del gruppo Roma in basso al centro.
Rinnovati e comuni intenti anche per la Curva Sud, con vecchi, semplici e essenziali ideali romanisti: «Questa la nostra linea di condotta: non importa quanto impervio sia il cammino, amarti è il nostro giuramento, combattere per te il nostro destino», recita lo striscione, firmato Curva Sud, che campeggia al centro del settore poco prima del fischio d’inizio. La Roma prima di tutto, è il messaggio, tutto ciò che non è Roma, Romanismo, deve restare fuori dalla curva e dallo stadio.
Ranieri, come annunciato, è in tribuna vip (vicino a Massara). Gremita anche quella, per l’occasione: da Noemi e Damiano dei Maneskin che sfoggia la maglia bianca con i bordi verdi andata a ruba in estate. Nei paraggi anche Zibì Boniek e Roberto Mancini, seduti l’uno accanto all’altro. «Sì allo stadio a Pietralata», scrivono a caratteri cubitali in Tevere. Primi applausi per Gian Piero Gasperini all’annuncio della formazione, tarantolato e visibilmente felice alla fine per la vittoria nella partita numero 600 della carriera. (…)
Al 29’ finisce la partita di Immobile, avversario di tanti derby, e il pubblico lo becca fino ad accompagnarlo fuori dal campo. Applausi all’intervallo e fiducia per la ripresa, con Dybala che prepara il suo ingresso, osannato dallo stadio senza aver fatto ancora nulla. Poi ci pensa Wesley a prendersi lo stadio: un motorino che trova anche il suo primo gol in Serie A. Un gol da difendere, tutti insieme, aggredendo e mordendo l’avversario, con il pubblico infuocato a ogni riconquista di palla (neanche fosse un gol) e con il sottofondo di una curva immensa, sulle note della Colegiala versione giallorossa. Insomma, tutti uniti: «Al di là del tempo inseguiamo il sogno, Roma combatti con noi», come dice uno striscione in Distinti Sud. (…)
FONTE: Il Romanista – G. Fasan











