Riserve sciolte. Finalmente. Sabato prossimo la Roma giocherà regolarmente all’Arena Garibaldi contro il Pisa, come da calendario. Dopo un lunghissimo tira e molla durato tutta l’estate, la commissione convocata dalla Prefettura di Pisa ha concesso l’agibilità al “Romeo Anconetani”. Nell’impianto del capoluogo toscano erano stati previsti lavori di ristrutturazione e adeguamento agli standard richiesti dalla Serie A, categoria raggiunta dai nerazzurri dopo 35 stagioni di purgatorio nelle categorie inferiori. Non tutto è stato completato, ma ieri Michele Conti, sindaco della città della Torre Pendente, ha annunciato di aver firmato una deroga per permettere il regolare svolgimento della partita.
A lungo era stata paventata la possibilità che la gara potesse essere disputata a Cagliari, campo neutro certo poco comodo per entrambe le tifoserie. E se quella nerazzurra conta su oltre seimila abbonati, i biglietti per il settore ospiti concessi ai romanisti ammontano a millecento. Arriveranno in giornata le indicazioni sulle modalità di vendita, ma intanto è certo che i tagliandi dedicati ai sostenitori della squadra della Capitale saranno acquistabili soltanto dai residenti nella provincia di Roma, muniti di tessera di fidelizzazione. È però logico ritenere che dalla Toscana, dove i club giallorossi sono numerosi, arriveranno altri tifosi romanisti. (…)
In ogni caso sarà la prima volta dopo oltre cinque mesi che Mancini e compagni potranno contare sul supporto vocale del tifo organizzato anche lontano dall’Olimpico. Nella stagione passata sono state interdette le ultime tre trasferte (…), anche se qualche romanista del Nord Italia è riuscito a seguire la squadra dagli spalti, sia pure in modo autonomo.
Questa volta invece si ricomincia regolarmente, peraltro in una trasferta che in ottica romanista manca da 34 anni e tre mesi: l’occasione più recente ha coinciso con l’ultima apparizione del Pisa in Serie A, il 26 maggio del 1991 (vittoria giallorossa per 1-0). E anche dal punto di vista strettamente calcistico gli incroci con i nerazzurri non sono mai stati banali: la gara d’andata di quella stagione arrivò all’indomani della scomparsa del presidente Viola. Restando in Toscana, in precedenza due scontri diretti sono rimasti negli annali come sfide epiche: una caratterizzata dall’iconica esultanza di Falcao a maniche rimboccate, dopo il ko con la Juventus e la ripresa della trionfale marcia Scudetto dell’83; l’altra a coronamento della straordinaria rimonta del 1986. (…)
FONTE: Il Romanista – F. Pastore











