Qualcuno, tempo fa, disse che esiste una Roma con Dybala e una senza Dybala, ma non ricordo bene chi sia stato. Un portoghese, forse. E di recente ho letto che con Gasperini Paulo si sarebbe dovuto ritagliare uno spazio alla Altafini che, per inciso, divenne soluzione dalla panchina a 35 anni e non a 31.
Se ne sentono e leggono tante ormai… Anche una squadra come quella di Gasp ha un bisogno quasi fisico della qualità della Joya: così come contro il Bologna, entrato lui è cambiata la Roma, grigia e improduttiva nel primo tempo, ed è cambiata la partita.
Gasperini gli ha chiesto di partire da sinistra, ben sapendo che Soulé dà il massimo solo se può sfruttare la destra e il rientro col mancino. E proprio dalla sinistra è fiorita la creatività che ha prodotto il gol.
A questa Roma continua a mancare il mercato: Wesley, Ferguson e il recuperato Hermoso le sole novità iniziali. Le manca il mercato, ma non le fanno difetto i punti che sono sei e valgono il primo posto: significa poco a fine agosto ma, giusto prima della sosta, incoraggia entusiasmo e nuove fantasie.
A Pisa le cose migliori da Soulé, Koné e Ferguson, soprattutto sul gol. Quando Dovbyk si è presentato aveva la testa altrove. Massara ha poche ore per tentare di aggiungere qualcosa di utile a un gruppo del quale non si riescono a intuire le potenzialità e che non può dipendere esclusivamente dai due argentini. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – I. Zazzaroni











