Un minuto giocato, l’altro pagato a vuoto. Dall’estate del 2022 la Roma ha visto Paulo Dybala giocare solo la metà delle partite. L’altra è costata oltre 10 milioni di euro. L’ennesimo prezzo da saldare per un campione che si è fermato di nuovo, stavolta a cinque giorni dal derby. Contro il Torino, la Joya era tornata titolare dopo sei mesi, un infortunio e un’operazione.
La sua partita è durata 45 minuti: dopo un calcio di punizione l’argentino ha sentito dolore alla coscia sinistra e all’intervallo ha chiesto il cambio. È l’infortunio numero 18 in tre anni alla Roma. L’impatto economico della fragilità di Dybala è impietoso. In tre stagioni, l’ex Juve ha incassato 21 milioni netti di ingaggio, ma, ha giocato solo 7298 minuti sui 14490 disputati dalla Roma. Esattamente il 50,4%. I 7192 minuti saltati equivalgono a 10,4 milioni di euro spesi dalla società senza avere il numero 21 in campo.
Certo, poi c’è il quadro tecnico che racconta l’altra faccia della medaglia. Dybala ha segnato 42 gol in tre anni, uno ogni 174 minuti: quando c’è fa la differenza. Questo è fuori luogo e lo hanno sempre saputo, sia Mourinho che De Rossi, Juric, Ranieri e adesso Gasperini. Un’assenza che pesa anche sul lavoro di Gasp, costretto a ridisegnare l’attacco alla vigilia della sfida più attesa dell’anno. Senza la Joya, l’allenatore di Grugliasco si affiderà probabilmente a capitan El Shaarawy, con Ferguson che dovrebbe ritrovare la maglia da titolare e Soulé confermato a destra.
FONTE: La Repubblica – M. Juric











