Il rammarico negli occhi di Gasperini dopo il ko contro l’Inter diceva tutto. La Roma ha costruito tanto, tantissimo, ma non ha colpito. Quindici tiri totali, undici da dentro l’area, tre grandi occasioni da gol e solo cinque conclusioni nello specchio. Zero reti, tanta frustrazione. Numeri che raccontano una squadra viva, propositiva, ma terribilmente imprecisa sottoporta. L’indicatore più eloquente è quello degli Expected Goals: 1.35, il più alto registrato dai giallorossi senza segnare dal settembre 2022, contro l’Atalanta. (…)
Perché la Roma produce, crea, arriva in area con continuità, ma poi si perde nel momento decisivo. (…) E su una fase offensiva che ha prodotto solamente 7 gol in questa prima parte di campionato. A fine partita il tecnico ha provato a guardare il bicchiere mezzo pieno, ma la verità è che lì davanti manca qualcuno che la butti dentro. Non è una questione tattica, ma di qualità e freddezza. E il primo nome che viene in mente è inevitabilmente quello di Artem Dovbyk.
Sbagliare gol a porta vuota sta diventando una costante. Così dopo il grave errore di due settimane fa, la sfida al Franchi contro la Fiorentina, oltre naturalmente ai due rigori sbagliati in Europa League, ecco l’ennesimo svarione. Anche contro l’Inter, l’ucraino ha avuto l’occasione per cambiare la storia della partita: un colpo di testa a porta spalancata, finito alto. La reazione di Gasperini è stata la stessa dei 63mila romanisti allo stadio, un misto di rabbia e incredulità. E dire che quella palla aveva un xG di 0,31: un’occasione su tre per segnare, la più grande del match per entrambe le squadre.
(…) E allora la domanda diventa inevitabile: quanto può andare avanti una squadra che crea tanto ma non ha un vero bomber? Gasperini lo sa, e cerca alternative. Dybala falso nove, Soulé seconda punta, un Bailey ancora tutto da scoprire: più che soluzioni, sembrano esperimenti forzati. Ma con un attacco così, l’impresa di restare agganciati alla zona Champions diventa sempre più complicata. A Gasperini il compito, l’impresa, o il miracolo di riuscire a trovare una quadra in avanti e a rendere il suo attacco più letale, più cinimo e preciso.
E se Dovbyk non segna, l’altro centravanti non incide. Evan Ferguson, 21 anni compiuti ieri, ha ancora un cammino lungo davanti a sé. Nell’assalto finale contro l’Inter non ha mai tirato in porta. In campionato resta a secco, con all’attivo solo un assist a Pisa, per Soulé. (…) Non a caso Gasperini, in estate, aveva chiarito: «Userò Dybala falso nove solo in emergenza». Ma l’emergenza, oggi, è realtà. La Roma ha un problema serio davanti: gioca, costruisce, ma non segna. E se la fase offensiva resta così sterile, a gennaio servirà più di un ritocco. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi











