E se non fosse tutto qui? E se il meglio debba ancora arrivare? Ogni marcatura, pressione e corsa dei calciatori della Roma raccontano una verità ancora poco sponsorizzata, eppure già evidente: questa squadra avrà anche un attacco impreciso (contro il Parma 18 tiri e 11 nello specchio, ma il gol che ha sbloccato la contesa è arrivato su calcio piazzato) però atleticamente è già molto performante. Chi ha buona memoria ricorderà le fatica che l’Atalanta di Gasperini quasi sempre faceva per imporsi nel girone d’andata, scatenandosi poi in quello di ritorno quando la condizione cresceva e le gambe giravano al doppio della velocità rispetto a quelle degli avversari. Questa Roma, che sta già raccogliendo i frutti di una doppia preparazione atletica a Trigoria, (…). «Colpisce è l’agonismo – ha confermato il tecnico – Anche nei momenti di sofferenza, viene sempre fuori una base atletica. Gli scontri in mezzo al campo li stiamo vincendo, e c’è una vivacità che si nota, ad esempio, in Dybala nei secondi tempi, cosa che abbiamo visto poche volte. Mi fa piacere, ma è evidente che lui stia davvero bene, come un po’ tutta la squadra».
(…) L’argentino in primavera si è sottoposto per la prima volta in carriera a un intervento chirurgico per risolvere una lesione del tendine sinistro. La sua estate è proseguita a singhiozzo, finché a metà agosto ha accelerato per farsi trovare pronto in vista dell’inizio del campionato, fermandosi però alla terza giornata per una lesione alla coscia sinistra. A quel punto, la Roma e il calciatore hanno cambiato strategia: più riposo, l’aumento della massa muscolare, il ritiro svolto daccapo, le doppie sedute, un lavoro con un preparatore e persino un regime alimentare specifico hanno caratterizzato settimane talmente intense da far dire al ragazzo «non ho mai lavorato così tanto in vita mia». Così Dybala è rinato. Da trequartista o da attaccante poco cambia: la Roma è tornata ai tempi in cui la formazione si faceva assegnando prima una maglia a Paulo e poi scegliendo gli altri dieci.
Da quando è tornato, cioè dalla mezz’ora pimpante di Firenze durante la quale ha dispensato lezioni di calcio ogni volta che il pallone passava dalle sue parti, Dybala ha messo in fi la quattro ottime prestazioni, tutte da titolare, contro Inter, Plzen, Sassuolo e Parma. Ha raggiunto i 200 gol in carriera confermandosi come il calciatore straniero più prolifico del campionato tra quelli in attività (130 gol) e, mercoledì sera, pennellando l’angolo sulla testa di Hermoso, ha raggiunto anche i 100 assist. Da quando gioca per la Roma, in A è stato coinvolto in 51 gol (32 gol e 19 assist); solamente Lautaro (73), Leao (60) e Lookman (58) hanno fatto meglio. Da aprile 2024, tra l’altro, non metteva la firma su tre partite consecutive tra reti e passaggi chiave. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota











