Sono passati 17 anni dalla prima volta che si sfidarono in panchina. Allora era la nona giornata del campionato ’08-09, il primo da allenatore in Serie A per Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese guidava il Cagliari e a Marassi affrontò il Genoa di Gian Piero Gasperini, forte già di un’annata nel massimo torneo italiano, terminato con un sorprendente decimo posto con una squadra neopromossa. Allegri contro Gasperini rappresenta oggi la sfida con più precedenti fra i tecnici attualmente in attività in Serie A: si è imposto 13 volte Allegri, 6 Gasperini, 10 i pareggi.
Oggi la vita di Allegri è ripartita con ben altro spirito rispetto a come era terminato il bis in bianconero. La seconda esperienza al Milan è cominciata meglio di quanto potesse pensare e, nonostante le tante assenze che stanno condizionando questo ciclo di partite del mese di ottobre, il Diavolo è in piena zona Champions, dove tutti a Casa Milan sperano di essere anche a fine stagione.
Non potrebbe andare meglio anche per Gasperini. Il mercato non gli ha regalato tutto quello che sognava – vale anche per Allegri, parzialmente ripagato nell’ultime settimana di agosto dall’arrivo di Nkunku e il pupillo Rabiot -, ma il tecnico dopo l’epopea a Bergamo sta volando nella Capitale. È primo, contro ogni pronostico, e sta puntellando il percorso con un vestito per lui inedito: pochi gol, figli di un attacco a lui poco congeniale per caratteristiche tecniche, ma difesa di ferro (solo 4 reti incassate).
Entrambi hanno giocatori che farebbero comodo al rivale: Gasperini farebbe carte false per un attaccante esterno da mettere a sinistra come Leao o Nkunku; ad Allegri manca un ariete come Dovbyk (che infatti avrebbe preso a fine mercato per Gimenez) o Ferguson, ma siamo certi che accoglierebbe a braccia aperte anche Dybala che lui fece diventare “grande” a Torino. In ballo domani ci saranno tre punti fondamentali: Allegri per l’aggancio, Gasperini per l’allungo.
La storia di sfide fra i due è lunga 17 anni, ma il filo che lì unisce è un romanzo lungo oltre 35 anni e parte da Pescara, con un minimo comune denominatore: Giovanni Galeone. Gasperini e Allegri hanno poi avuto un altro paio di esperienze simili: da giocatori sono passati entrambi da Pistoia, mentre in panchina hanno vissuto due tappe fondamentali a Torino: Gasperini ha iniziato la sua lunga carriera da allenatore nel settore giovanile della Juventus; Allegri in bianconero è diventato…Allegri.
FONTE: Tuttosport – F. Masini











