(MEDIASET) “Loro sono stati bravi nel primo tempo, se non ti metti bene tatticamente ti costringono a fare cento metri e si fa tutto difficile, eravamo tesi e frettolosi, sceglievamo male ma nella ripresa tutto è andato per il meglio. Nella ripresa è venuta fuori tutta un’altra partita perché i calciatori hanno invertito la marcia e fatto girare il pallone con qualità e fatto vedere le loro caratteristiche, loro hanno queste qualità tipo l’arpionata di Nainggolan, qualche giocata di queste ci vuole.
Manolas? “Non lo facevano uscire e io gli dicevo di buttarsi per terra, ha sentito l’adduttore e non c’era da rischiare, sembra sia tutto a posto. La squadra dopo aver segnato si è sciolta e ha giocato con più tranquillità, nel precampionato non abbiamo fatto delle amichevoli importantissime, siamo arrivati all’appuntamento un po’ nervosi, il primo e secondo gol ci ha dato fiducia, sembra corressimo di più e invece non è così”
Paredes? “Da parte mia è facile, devo essere ripetitivo, è nostro e siamo felici di averlo non so perché lo mettiate sul mercato, se lo lasciate mi fate un favore”
Mercato? “Noi abbiamo uno dei direttori più bravi sulla piazza ed è attento a tutto ma non possiamo fare follie, questo lo possiamo dire, Pallotta qualche sforzettino lo ha fatto, il problema è la tensione che abbiamo nelle partite, il ritmo e gli infortuni e allora si potrebbe pensare a una rosa più formosa”
Borja Valero? “Se la Fiorentina lo cede ci sono 5 squadre in Italia e altre all’estero che lo vorrebbero, è Corvino il padrone della situazione”.
(SKY SPORT) Cosa pensa quando un allenatore vede una differenza così marcata tra i due tempi? “Ho qualche considerazione in più, sono nervosi, smaniosi di fare. Quando non si sta attenti si fa le cose da arruffoni. La palla gira lentissima, i giocatori sono troppo larghi. Era tutto legato al fatto di giocare più tranquillamente”
Palmieri un nuovo titolare? “Per me è un buon calciatore o non lo avrei tenuto, è giovane e quindi un po’ teso. Quando chiamano lui rispondo io… Quando parliamo durante gli allenamenti, stare corti è un vantaggio enorme, bisogna però stare attenti a non lasciare torppo campo dietro. I terzini sono veloci, non devono aver paura, la lettura del tipo di palla è fondamentale. Loro a volte scattano qualche metro in anticipo o non soffocano bene i palloni che arrivano al limite dell’area. Si basano sulla loro velocità. Nessuno vuole arrendersi a quest’analisi, dovremmo lottare tutti forte. La nostra squadra non è costruita per le partite facili ma per affrontare quelle difficili”
Paredes? “Io faccio un appello a te (Di Marzio, ndr), sei il re del mercato, toglimelo dal mercato. Potete chiederlo a lui, il procuratore vuole che lui giochi ma sono voci. Voi me lo mettete sul mercato, io lo vorrei togliere”.
(ROMA TV) L’Udinese oggi? “Grazie perchè mi sei venuto in sostegno. Però noi dobbiamo fare di più di quello che abbiamo fatto nel primo tempo, abbiamo anche fatto fatica anche se non è sembrato. Poi nel secondo tempo abbiamo fatto girare la palla più velocemente e abbiamo fatto scelte migliori”
La ripresa? “I nostri calciatori sono professionisti eccezionali, non c’è da strillare, basta parlare e loro capiscono. Certe palle su Edin si sono giocate solo nel secondo tempo, all’inizio non gli arrivavano mai, loro (l’Udinese, ndr) si abbassavano in tanti, c’era difficoltà a giocare la palla sui piedi, giocando dietro le spalle dei centrali poi è stato più facile. Dopo il vantaggio i nostri giocatori si sono sciolti e hanno ritrovato qualità”
L’ingresso di Perotti ha cambiato la partita? “Diego oggi quando entrato ci ha messo del suo, è entrato pronto e questo diventa fondamentale. Quando uno mette subito in moto le sue qualità si arriva subito a dama. Se invece poi si abbassa l’autostima del giocatore noi non abbiamo la possibilità di aspettarlo, bisogna fare come Diego. El Shaarawy nel secondo tempo con le nostre scelte avrebbe auto più difficoltà”
Difficoltà tattiche all’inizio? “Oggi si giocava un 5-3-2 contro un 4-3-3, per siamo andati tatticamente in difficoltà sulle catene esterne, per cui diventava accorcia il campo in lunghezza, alzare i centrali e prendersi dei rischi. Poi nel secondo tempo abbiamo fatto una scelta diversa ma loro volevano proporre di più, per cui abbiamo lasciato andare i terzini e riuscivamo a fare il 2 contro 1 sulla bandierina, Strootman più basso poi ci ha dato una mano”
Cosa ti aspetti dalle prime partite? “Comandare il gioco, avere personalità e rapidità, la sicurezza di essere forti e controllare la gara, è un bel biglietto da visita per chi ci guarda e poi così si può correre di meno, entrare in confidenza, si fanno scelti più difficili, si è più nel vivo. Se no poi tutto diventa difficile e certi giocatori possono diventare egoisti”.