Ospite del programma Radio 2 Social club, Edoardo Bove ha raccontato la sua amicizia con Flavio Cobolli e della sua Roma prima in classifica:
“Fino ai 12, 13 anni giocavo contro di lui ma andava abbastanza male perché si vedeva già la sua predisposizione. Giocavamo insieme anche nella Roma, lui poi ha scelto di continuare con il tennis, io con il calcio. Credo che alla fine sia andata bene ad entrambi”.
Sulla Roma prima in classifica ha commentato che… “Stanno facendo un bellissimo percorso ma c’è ancora tanto da giocare, è ancora presto per parlare”. E ridendo ha aggiunto, rivolgendosi a Barbarossa: “Hai visto il video di Gianluca Mancini? (dove fa gli scongiuri n.d.r) Non ti dico una reazione uguale ma…facciamo gli scongiuri”.
E sul suo malore durante Fiorentina-Inter quasi un anno fa, a proposito del disegno di legge, ha detto… “È stato creato un po’ di tempo fa e ci sono già persone, associazioni, fondazioni che lavorano per promuovere e promulgare il primo soccorso e per informare le persone su problematiche cardiache e arresti cardiaci.” Ha proseguito elencando i tre aspetti fondamentali previsti nell’iniziativa legislativa: “Abbassamento dell’iva dal 22% al 5% sui defibrillatori, l’obbligo di corsi di primo soccorso nelle scuole e per un determinato tipo di professioni e l’obbligo di corsi di primo soccorso per prendere la patente. C’è un po’ di disinformazione su questo argomento”, ha sottolineato, “Io ero il primo ad esserlo prima che mi accadesse questo episodio che mi ha permesso di entrare in contatto con queste fondazioni e associazioni. Questo mi ha fatto affezionare alla causa perché ho visto nelle facce dei padri che perdono figli anche il dolore che hanno provato e la necessità di fare il massimo per poter salvare le persone”.
Il regolamento calcistico… “In Italia c’è un tipo di regolamento che in altri campionati non è lo stesso ed è permesso giocare con il defibrillatore, il mio amico che mi accompagna dal 12 dicembre dell’anno scorso. Io sono tranquillo perché per me l’importante è tornare a giocare al di là di dove, quando, come e perché. In questo anno ho avuto la possibilità di vedere il calcio da fuori, di distaccarmi da una parte di me che era sempre presente perché ero abituato a una calendarizzazione della mia vita: vivere la settimana in base alla partita. Ho avuto la possibilità di rivedere delle mie priorità”.
La ripresa? “Adesso sono contento perché mi sto allenando e posso mettere di nuovo il calcio al centro della mia vita e quello è il mio obiettivo. Lo sport per me è motivo di salute.”
Al termine ha fatto un appello relativo al numero di emergenza da chiamare in caso di necessità… “C’è un numero, il 112, ma i bimbi delle elementari non lo sanno dire, imparano le centinaia dopo la seconda elementare quindi si dovrebbe dire uno-uno-due. Quando vediamo i film americani loro cosa chiamano? Nine-one-one. Per assurdo noi sappiamo l’americano e non sappiamo il nostro”.
FONTE: RAI 2 – Radio 2 Social Club











