Diciamocelo chiaramente, quello che ha tremato più di tutti alla fine è stato Gian Piero Gasperini. Perché anche solo l’idea di non avere Gianluca Mancini sabato sera a Torino, contro lo Juventus, gli ha messo i brividi, considerando che dovrà già rinunciare a Ndicka (volato in Coppa d’Africa). Già, perché il difensore della Roma lunedì sera ha rischiato seriamente di essere ammonito (con un giallo già sul groppone) quando — nel finale della gara con il Como, esattamente al secondo minuto di recupero – è andato allo scontro con Jacobo Ramon. Mancini ha colpito l’avversario con una spallata che ha fatto finire il difensore lariano a terra. Ramon si è quindi alzato per cercare un “chiarimento”, con i due che se ne sono dette un po’ di tutti i colori (dal labiale si vede come il giallorosso dica allo spagnolo “di portare rispetto” e “abbassare la cresta”).
L’arbitro Feliciani in tutto questo ha faticato a tenere gli animi calmi, con un focolaio che per poco non è diventato rissa. E con Mancini che ha rischiato quel secondo giallo che sarebbe stato pesantissimo. Ma la cosa non è finita lì, perché al fischio finale il difensore ha avuto da ridire anche con Cesc Fabregas, il tecnico del Como, che lo aveva raggiunto per “spiegarsi. Il tecnico del Como ha avuto qualcosa da ridire a Mancini sul suo comportamento. «Abbiamo fatto una chiacchierata onesta -ha detto Fabregas nella pancia dell’Olimpico-. Lo so che c’è furbizia ed esperienza, ma gli ho ricordato che Ramon ha 20 anni e le sue provocazioni sono state eccessive». Mancini nelle ultime due stagioni ha imparato a gestire tante tensioni, come ammesso anche da lui stesso, «cose che prima in campo mi facevano perdere tante energie». Nel 2021/22, il primo anno di Mourinho, a lungo fu il difensore più ammonito della Serie A (alla fine chiuse con 14 cartellini). Ora è diverso, ma a volte il passato ritorna. Nel frattempo, però, Gasperini ha tirato un bel sospiro di sollievo…
FONTE: La Gazzetta dello Sport











