La parola mercato resta tabù, almeno a voce. «C’è una partita importante contro la Juventus», taglia corto Gasperini in conferenza stampa, spostando l’attenzione sullo Stadium. Ma il campo, si sa, vive anche di quello che succede dietro le quinte. (…). Perché la Roma sa che per reggere il passo, e magari alzare ulteriormente l’asticella, ha bisogno di rinforzi lì davanti. Il nome caldo è quello di Joshua Zirkzee. Un’operazione complessa, quasi chirurgica, che Massara sta provando a incastrare rispettando tempi, conti e ambizioni. (…): il giocatore può partire solo nella seconda metà di gennaio, quando rientreranno gli attaccanti impegnati in Coppa d’Africa. La Roma riflette, ma si sta convincendo ad accettare la linea inglese pur di arrivare al traguardo. La formula è pronta: prestito oneroso, anche superiore ai 5 milioni, con obbligo di riscatto fissato a 30 milioni in caso di qualificazione in Champions.
E poi c’è l’altro binario, quello che porta a Giacomo Raspadori. Meno caldo, per ora, ma tutt’altro che secondario. Gasperini vorrebbe un altro rinforzo sulla trequarti, specialmente se Baldanzi dovesse andare via (Pisa e Verona sulle sue tracce), e se Bailey dovesse tornare all’Aston Villa in anticipo. Considerando in ogni caso la carenza di gol dal reparto offensivo, un rinforzo in più sarebbe quasi obbligatorio. Per Raspadori eventualmente servirà pazienza, perché il ragazzo vorrebbe provare a giocarsi le sue chance, ma la chiamata di Gasperini non è una qualsiasi: può far vacillare, può riaprire la porta a un ritorno in patria. Anche il club spagnolo ascolta: davanti a un’offerta complessiva tra i 20 e i 22 milioni, tra prestito e riscatto, potrebbe lasciarlo partire. La Roma lavora così, a fari spenti ma con idee chiarissime. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi











