Bastava criticarlo. Ferguson risponde alle bacchettate di Gasperini. Sul campo, non a parole. Col gol e coi gesti. Suo il tris giallorosso contro il Genoa dell’ex De Rossi, battuto 3-1 sul prato di casa sua, l’Olimpico, per la prima volta da applauditissimo rivale con tanto di giro sotto la sua curva sud. L’esultanza del centravanti è un messaggio per il tecnico romanista. Come a dire: «Eccomi qua, io ci sono». Per nove giorni ha riascoltato le parole di Gasperini. Quelle pronunciate dopo la sconfitta di Torino, contro la Juventus. «A lui preferisco Dybala, tutta la vita». Martellavano nella testa, quasi fossero un ritornello natalizio. Ma niente magia: solo un po’ d’amarezza, trasformata in benzina per alimentare il riscatto. Eccolo, proprio come aveva fatto contro il Celtic, in Europa League, firmando una doppietta. I gol stagionali, ora, sono quattro. «Volontà, fame, voglia di arrivare», pretende da lui Gasperini (…). La trinità del centravanti perfetto. Quello che «può fregare il posto a Dybala, se non la mette sul piano tecnico».
Perché lì non c’è storia. Il confronto, in quel caso, sarebbe «improponibile». Lo dimostrano le giocate – spesso imprecise – dell’irlandese, che ancora è lontano da quella perfezione. Troppi palloni e tocchi sbagliati. Gasperini, ogni volta che se ne accorge, s’infuria. Ma comprende. «Ha 21 anni, bisogna saper aspettare», racconta spesso. La sua Roma, però, va di corsa. Per consolidare il quarto posto (giallorossi a 33 punti, uno in più della Juventus) e l’accesso in Champions League servono certezze. Ferguson ci sta provando in ogni modo a consolidarle. Si è svegliato tardi, vero, ma dicembre ha consacrato la sua rinascita. Del resto, lo stesso Gasperini aveva detto: «Basta qualche gol e il mio giudizio su di lui cambia». La rete s’è mossa più volte, dopo quel commento. Ma sembra che il tecnico non sia pienamente soddisfatto. Non vuole che queste prestazioni spostino il focus dal mercato. (…)
E Massara non può ignorarlo: «Non voglio cercare alibi sul mercato di gennaio», dice il direttore sportivo. Secondo il ds «non c’è nessun caso Ferguson». E sul possibile divorzio anticipato con l’irlandese: «Cercheremo di trovare soluzioni corrette e insieme valuteremo cosa sarà meglio per i calciatori e soprattutto per la Roma». La fine anticipata del prestito, in sostanza, è un’ipotesi che resta in piedi. Come le richieste, pressanti, di Gasperini. Per quanto Massara possa «sgusciare» (parola sua), il tecnico pretende i suoi regali, che aspetta dall’estate. «Ma non è una questione di tempistiche», sottolinea il ds. «Tutti vorrebbero avere i migliori giocatori subito. Cercheremo di fare le cose giuste per migliorare la squadra». Le «cose giuste», per Gasperini, sono due, almeno per l’attacco: Raspadori e Zirkzee. I tre gol contro il Genoa non gli hanno fatto cambiare idea sulla necessità di pescare carte nuove dalle trattative. Ma finalmente il suo reparto preferito ha battuto un colpo. Anzi tre. Anche se Dybala ha chiuso l’anno senza mai aver segnato in casa (è la prima volta in carriera), l’argentino – in un ruolo a lui congeniale, ha ritrovato la fantasia – intendendosi bene con Soulé. (…)
FONTE: La Repubblica – N. Maurelli











