Partiranno oggi i lavori per la rimozione delle barriere nelle curve dell’Olimpico. Si comincerà da quella nella Nord (chiusa per Roma-Empoli), toccherà poi alla Sud, che sarà liberata in tempo per il derby di coppa Italia di martedì prossimo. «Dopo il totale abbattimento delle barriere, lavoriamo per realizzare una standing area nelle due curve – rivela il presidente della commissione sport del Campidoglio, Angelo Diario – a metà maggio inviteremo Coni, Figc, Roma, Lazio e tifo organizzato, per valutare la possibilità di avere una zona dove seguire le partite senza dover necessariamente restare seduti».
In attesa dei cambiamenti, ricorda con tenerezza il suo esordio in serie A, di ventiquattro anni fa (Brescia, il 28 marzo 1993), Francesco Totti. «Ero proprio un ragazzetto sbarbato», scrive il numero dieci, celebrato ieri anche dall’Uefa, che lo ha definito «un gladiatore». «Credo che Totti stia pensando a un altro anno da calciatore, ma non so se la società sia d’accordo». Parola di Walter Sabatini, ex direttore sportivo giallorosso, ospite dell’università “Roma Tre”.
«Le giocate di Francesco non saranno mai più riproposte, ha rappresentato però un problema gestire un giocatore del genere nella sua fase calante. Spalletti lo ha colpito semplicemente per portare dentro la Roma una mentalità vincente. Ha fatto qualcosa di doloroso e continua a farlo. Spero Luciano resti, perché merita di vincere con questa squadra, ed è l’unico che può farlo». Al posto di Sabatini, a breve – dopo l’interregno di Massara – ci sarà Monchi. «Una scelta straordinaria, lo stanno presentando come un Re Mida».