La voglia matta ringhia, la ragion di stato invece frena. Mettetevi nei panni di Edin Dzeko: meglio scendere in campo stasera contro l’Empoli – con la possibilità concreta di entrare nell’olimpo dei primatisti – oppure restare a riposo per presentarsi più fresco alla sfida senza domani di martedì contro la Lazio? La decisione ovviamente sarà di Luciano Spalletti, ma l’attaccante bosniaco, al solito, ci tiene tantissimo a giocare.
RECORD – Al di là del fascino della partita – che per un calciatore resta sempre la cosa più bella – Dzeko ha un motivo assai solido per sfidare la squadra toscana. Finora in questa stagione ha già segnato 31 gol in maglia giallorossa, così – se oggi sgranasse altri chicchi del suo rosario sotto porta – potrebbe agganciare o superare la trimurti romanista che lo precede riguardo alle reti realizzate in una stessa annata (32): Volk (1930-31), Manfredini (1960-61) e Totti (2006-2007). In realtà, il secondo in quella stagione ne ha fatti 34, ma i due gol messi a segno al Birmingham nella finale d’andata di Coppa delle Fiere furono realizzati a settembre, quindi tecnicamente nell’annata successiva. Materia per guerra tra statistici, che comunque non impediranno alla Roma di festeggiare il suo cannoniere con una targa celebrativa, qualora stasera centrerà il primato (secondo i loro canoni).
TURNOVER – In attesa di scoprire se Spalletti gli darà via libera per avere un posto da titolare, Dzeko prende di mira anche il derby. Se l’Empoli potrebbe procuragli già stasera una gloria niente affatto banale ma più che altro statistica, la sfida con la Lazio in programma martedì – che aprirà ad una delle due formazioni capitoline le porte della finale di Coppa Italia – potrebbe entrare nella storia della Stracittadina. per questo il bosniaco si adatterebbe anche a partire dalla panchina perché, obiettivamente, la partita di stasera la Roma ha i mezzi per vincerla anche con lui in panchina.
«VINCERE» – Non è un caso che nei giorni scorsi dalla nazionale Dzeko abbia detto cose utili a farlo restare saldo nel forte giallorosso. «L’eliminazione dalla Europa è stata una grande delusione, ma la stagione non è ancora terminata. Dobbiamo pensare partita per partita, cercando di vincerle tutte. Poi faremo i conti. L’importante è tornare a giocare la Champions League, siamo secondi e l’obiettivo minimo è restare così». Per farlo, vincere contro l’Empoli è quasi d’obbligo, ma per puntare ai trofei occorrerebbe innanzitutto fare la storia rimontando la Lazio martedì prossimo. Difficile, ma non impossibile. D’altronde, un cannoniere ad un passo dalla storia non può scoraggiarsi proprio adesso.