A breve avrà inizio la conferenza stampa di Luciano Spalletti in vista del derby di ritorno Roma-Lazio in programma domani sera alle ore 20.45 allo Stadio Olimpico. Queste le parole del mister direttamente dal centro sportivo Fulvio Bernardini:
Aiuta aver giocato la gara contro il Lione? “Aiutano tutte le partite affrontate. Se vediamo i numeri la Roma ha coerenza nell’affrontare le gare in maniera collettiva. Deve ripetere quanto fatto fin qui”.
Tornerà la Curva Sud, inciderà? “Può incidere molto ma noi dobbiamo creare le condizioni per farli essere determinanti, possono esserlo. Noi dobbiamo far vedere il nostro, dalla voglia che hanno i tifosi riusciranno a trasferire qualcosa, ma noi dobbiamo essere i primi un passo per fargli aspirare il pallone in porta. Risucchiare? Si può usare spingere, o risucchiare, dipende da che parte giochi”.
Rinnovata ambizione in campionato influirà sulla gara di domani? “Ogni tanto ci ricordate i dati, dal pareggio di ieri tra Napoli-Juve vien fuori che la Roma nel girone di ritorno ha fatto più punti di tutti. Questo è un dato di fatto che diventa fondamentale per dire che domani sarebbe la ciliegina sulla torta. Sia noi che i nostri avversari ci siamo costruiti la possibilità di un futuro importante. È una questione che avrà un tempo lungo per arricchirla di considerazioni. Ora diventa fondamentale pensare a domani e tentare di metterci la ciliegina. Anche la Lazio ha fatto un campionato importante. Possono giocarsela con il Napoli per la Champions”.
Le caratteristiche di Paredes, nel caso mancasse De Rossi, potrebbero essere utili? “Si, il tiro da fuori può essere una qualità che ti da aperture. Dato che sono in vantaggio mi immagino faccino una partita chiusa, il tiro da fuori diventa importante, che ce l’ha anche Nainggolan che lascia andare roba pesante. Anche Strootman da fuori, lo stesso Grenier con le punizioni. Oggi valuteremo bene De Rossi ma siamo nelle condizioni di scegliere bene”.
Sapremo qualcosa del suo futuro dopo domani? “Dopo la partita di domani se ne può parlare. I miei giocatori sanno quanto sarà importante. Per noi è una linea importante che può determinare molto. Il mio tentativo era motivarli per domani, che determinerà una finale. C’era rischio con l’Empoli di essere poco concentrati, e gli è stato chiesto di vincere. A me stava bene pensare a domani ma dovevano vincere prima contro l’Empoli. Hanno vinto, ora l’attenzione serve tutta a domani. Sarebbe la ciliegina su una torta costruita benissimo, una torta gustosissima”.
A livello di prestazione serve la Roma vista contro il Lione al ritorno o ancora meglio? “Visto che non siamo passati servirà qualcosa di più. Però in quella gara sono state fatte cose molto bene. È stata fatta l’intensità, l’equilibrio quando si perde il pallone, che serve a non prendere le ripartenze. La Lazio ha corsa, soprattutto gli attaccanti, per cui il gioco fatto con uomini intorno al pallone capaci di soffocare le loro ripartenze. Non sarà facile, un po’ per le loro qualità, hanno tranquillità nel giocare dopo il 2-0, però noi abbiamo la forza e la struttura mentale di forzare questa partita e avere allo stesso tempo la capacità nel non cascare nei tranelli”.
Che percentuale ha la rimonta? “Questa volta hanno vantaggio loro, sono stati più bravi e sono in vantaggio. Però io sto con la mia squadra sempre, giochiamo per passare e siamo convinti delle nostre possibilità”.
Si aspetta la stessa gara dell’andata da parte della Lazio? Rizzoli la soddisfa? “Sarà molto simile all’andata perché hanno trovato il vantaggio. Noi saremo pronti anche a cose differenti. La nostra voglia di risultato va oltre l’organizzazione tattica loro. Pronti a tutto, sempre. Rizzoli? Penso che la nostra categoria degli arbitri sia una delle migliori se non la migliore. A me va bene qualsiasi fosse stato scelto. Quello che spero è che ci sia un tempo effettivo che assomigli alla media normale delle partite. Alcune si giocano in 50 minuti di tempo effettivo, altre in 60, dieci minuti possono essere fondamentali. Però sono tranquillissimo perché noi abbiamo direttori di gara di assoluta qualità. Sanno l’importanza della partita e sanno gestirla”.
Quando usa la frase resto solo se vinco, pensa disturbi l’equilibrio della squadra? “Io non tiro a campare, tiro a vivere. So cosa dico sempre. In questo caso mi riferivo a una determinata partita, e quindi dico cose che riguardano quella partita. Questa sarà una partita importante, ma dopo ci saranno altre partite altrettanto importanti. Questo vale fino a questa partita qui, dopo c’è una linea e si ragiona in maniera diversa. Sul contratto si è parlato troppo, ora si va dritti fino alla fine del campionato. Quello usato fino a ora viene usato per motivare i giocatori fino a una partita specifica. Prima del derby dovevo determinare l’attenzione sull’Empoli, ora si pensa al derby. Siccome i miei giocatori mi vogliono bene, faranno di tutto per determinare questa possibilità”.
Sabatini ha detto che lei merita di vincere con la Roma perché è l’unico in grado di farlo. Pensa sia così? “Io vi ringrazio ma ora pensiamo alla partita. Quello che pensa Sabatini lo so, io l’ho fatto sentire un direttore importante così come lui mi ha fatto sentire un allenatore importante. Siamo stati ore e ore a contatto, siamo amici. Ora pensiamo alla partita di domani sera. Di allenatori ce ne sono tanti bravi, così come di calciatori, è importante la qualità che riesci a far nascere. Sono importanti tutte le componenti, non solo una persona”.
Fazio come sta? Penserà a una difesa a 4? “Sicuramente questa difesa ci ha fatto fare tanti numeri, non dipendiamo da un calciatore solo, anche se a Dzeko si devono fare i complimenti. Ma il collettivo è fondamentale. Abbiamo possibilità di scelta, possiamo cambiare qualche giocatore e anche schema tattico. Tenteremo di trovare la soluzione migliore”.
Verso quale giocatore rivolgerà particolare attenzione? Da chi si aspetta di più? “Si guarda sempre la squadra, al posizionamento. Trovare una soluzione agli sviluppi del gioco. Io sono convinto che anche i giocatori si volteranno a guardare la Curva Sud perché molti di loro non sanno cosa sia, cosa può fare e cosa è con il loro sostegno fatto di sentimenti. Saremo in diversi a girarsi verso la curva”.