Ci racconti cosa hai provato in quei secondi tra il palo e il gol contro la Lazio?
“Pensavo ‘mai una gioia’, Marchetti l’aveva deviata leggermente e invece 10 secondi dopo…”
Ci ripensi ogni tanto? “Passa davanti tanto in quei momenti, sono scariche di adrenalina incredibili. Poi la corsa sotto la Sud… è stato un momento indimenticabile”.
Stasera c’è il ritorno della Sud, dove tu sei corso dopo quel gol… “Il calcio senza i tifosi non è la stessa cosa”.
Quando hai capito cos’era il derby a Roma? “Subito, te ne accorgi quando arrivi, è la prima cosa che ti dicono. Da lì inizi a sentire l’emozione. Ci sono compagni che hanno giocato una finale di Coppa del Mondo che dicono che non è la stessa cosa a livello di tensione. Effettivamente non è una partita come tutte le altre. Nell’aria c’è una percezione diversa. Si sente un’emozione particolare. La cosa più importante è trasformare questa tensione e questa carica in maniera positiva. La tensione o ti blocca o ti fa fare cose straordinarie. La stessa emozione a volte fa scherzi brutti. Io preparavo la partita 200 volte, facevo 1000 cross. Poi questo è uno sport in cui ci sono avversari, e capita di sbagliare 2 palloni. Lì bisogna essere forti e andare avanti. Questa sera ci vorrà grande intelligenza e grandissima intensità”.
Stasera ci aspetteranno per colpirci in contropiede. “Sarà fondamentale la fase di non possesso, di andare a prenderli e non farli ripartire. Quella sarà la chiave principale. Dovremo essere bravissimi a dare grande intensità. Bisognerà stare attaccati a loro per soffocare le loro ripartenze”.
Nella Lazio mancherà Parolo “È un giocatore molto abile, per loro è importante. Il fatto che non ci sia è buono”.
Quanto è difficile trovare un equilibrio per un esterno? “Molto, di Bruno Peres infatti mi piace l’entusiasmo e la voglia che ci mette. Si spende sempre. L’errore fa parte del suo modo di giocare. Ma lui è un positivo in campo, trasmette positività. Io andavo sempre e mi hanno sempre rimproverato per questo”.
Stasera cosa guarderai per cercare di capire che aria tira? “I nostri. L’impatto sulla partita sarà molto importante. Loro hanno molto da perdere, non sia mai che perdono 3-0… ma non dobbiamo neanche demoralizzarci se a fine primo tempo si è 0-0”.
In campionato la Roma si è rifatta sotto a a 6 punti dalla Juventus “Mi è piaciuto quello che ha detto ieri il mister, la partita di stasera è la ciliegina sulla torta. Io sono qui da 6 anni, ho visto un processo di crescita straordinario sia in società che nella squadra. A noi manca un unico step, ovvero lo step europeo. Noi abbiamo reso meno a livello europei in questi ultimi anni. Il Lione è una squadra forte, ma con un pizzico di fortuna in più e con una lettura migliore nella gara di andata avevi la possibilità di arrivare in fondo a una competizione che viene bistrattata in Italia ma è molto importante”,
È vero che è più stressante stare fuori dal campo? “Vero, perché non sfoghi tutta la tensione”
Un consiglio che daresti al Balzaretti di 20 anni fa? “Adesso ci sono tanti strumenti di analisi che prima non c’erano. Ai ragazzi cerco di insegnare un po’ la professione del calciatore, l’attenzione ai dettagli, la forza d’animo”.
Un commento sulla Roma Primavera che giovedì affronterà l’andata della finale di Coppa Italia? “Alberto De Rossi è il nostro Ferguson, il lavoro che sta facendo Tarantino è straordinario. Stiamo cercando di crescere sotto tutti i punti di vista, il settore giovanile è il nostro fiore all’occhiello”.