Santiago Ascacìbar, 20 anni, centrocampista argentino dell’Estudiantes, oltre a un tatuaggio sul polpaccio che raffigura Maradona in azione, in patria ha le stimmate del nuovo Mascherano. Monchi l’ha seguito prima per il Siviglia e adesso per la Roma.
«La verità è che tra me e il Jefe (il Capo, il soprannome di Mascherano; ndr) c’è una grande differenza: lui è un campione, io sono al mio secondo anno da professionista e devo imparare tanto».
Come caratteristiche tecniche, però, avete qualcosa in comune? «Non amo descrivermi, però posso dire che mi piace molto recuperare palloni e giocare in maniera semplice».
Che momento sta vivendo? «Con l’Estudiantes siamo in crescita, stiamo ritornando ai livelli della scorsa stagione. Per arrivare in Nazionale, dopo l’esperienza alle Olimpiadi di Rio, devo ancora lavorare molto».
Si parla molto dell’interessamento della Roma nei suoi confronti. Cosa può dirci in proposito? «A dire la verità non so molto delle trattative. Posso dire, però, che i miei agenti si trovano in Europa».
Che opinione ha di Monchi, ormai quasi certamente nuovo direttore sportivo della Roma? «Penso sia un uomo che conosce molto bene il suo lavoro e per questo occupa una posizione davvero importante nel panorama europeo».
Le piacerebbe giocare nella Roma? «È sempre bello essere associato a un club come la Roma. Se il passaggio si concretizzerà o meno dipenderà dalle proposte che arriveranno. Ma posso dire che la Roma è davvero una grande squadra: l’ho vista giocare e mi piace molto il calcio che propone».