L’Inter, il Chelsea, Spalletti, Mancini e De Rossi. Sembra di essere tornati al 2008 quando il tecnico romanista fu criticato dal centrocampista per alcuni contatti “troppo avanzati” coi Blues a poche settimane dalla fine di un campionato vinto tra le polemiche proprio dai nerazzurri allenati dal Mancio. Oggi queste 5 componenti tornano, ma cambiano gli scenari. Il giallo legato al futuro di Spalletti stavolta si sposta sotto il Duomo. Luciano, infatti, è stato “beccato” alla stazione di Milano ieri mattina intorno alle 11. Stava facendo ritorno a Roma dopo aver passato una misteriosa notte nel centro di Milano. La corte dell’Inter, che ha ormai compreso le difficoltà ad arrivare a Conte o Simeone per il dopo Pioli, ha generato cattivi pensieri. A placare le voci di un incontro tra Spalletti e i dirigenti interisti ci ha pensato subito la Roma. Da Trigoria sapevano del viaggio di Luciano, che a Milano era andato per partecipare alla serata benefica organizzata al Teatro Nuovo di Milano per festeggiare i 60 anni di Bruno Arena, comico del duo Fichi d’India colpito qualche anno fa da aneurisma. Tutto rientrato quindi? Non proprio. Perché all’Inter Spalletti piace eccome, e al tecnico non dispiace il programma milionario di Suning per il futuro.
La Roma punta a non farsi trovare impreparata: in pole per il futuro c’è Mancini (incontrato da Baldissoni qualche giorno fa) che però piace anche al Milan. In quel caso potrebbe liberarsi Montella. Due nomi che “permetterebbero” a Totti di restare come direttore tecnico. Un intreccio che sarà sciolto nelle prossime settimane quando la Roma conoscerà l’esito di un campionato che la vede rincorrere la Juve a 6 lunghezze e a 7 giornate dal termine. Spera di conoscere prima il suo destino De Rossi al quale la società è intenzionata ad offrire un solo anno di contratto – con possibile opzione sul secondo – a cifre più che dimezzate (da 6,5 a meno di 3 milioni). La sua volontà è ancora quella di voler chiudere la carriera a Roma, ma l’offerta non piace al suo agente e alla porta bussa proprio il Chelsea di Conte, l’allenatore che Daniele stima di più e grazie al quale ha ritrovato la nazionale. Spalletti, De Rossi e Totti, i reduci dell’ultimo trofeo (la coppa Italia del 2008) potrebbero non far parte della Roma del nuovo ds Monchi che ieri ha ammesso: «Il club più vicino è quello giallorosso». Vicina è anche la sfida all’Atalanta di sabato dalla quale passano le speranze scudetto. Prevista oggi una doppia seduta alla quale non parteciperanno Emerson ed El Shaarawy impegnati nello stage azzurro di Ventura. «Il brasiliano ha voglia di crescere, spero Stephan sia pronto per giugno», le parole del ct.