«Non c’è pace»: commentavano così, molti tifosi, il derby di Roma anticipato alle 12.30. La notizia era nell’aria da qualche giorno, è diventata ufficiale ieri sera, dopo che la Lega ha deciso di equiparare la stracittadina di Roma a quella di Milano. Il motivo? Sempre lo stesso: marketing. La società giallorossa, soprattutto tramite l’a.d. Gandini, ha tentato fino all’ultimo di convincere la Lega a far giocare il derby almeno alle 15, ma senza successo. Quando a Pechino saranno le 18.30, domenica 30 aprile si potrà vedere in diretta Roma-Lazio.
INEDITO – Sarà la prima volta, mai un derby si era giocato all’ora di pranzo, e sarà il terzo orario in quattro stracittadine stagionali: quello di dicembre si è disputato alle 15, i due di Coppa Italia alle 20.45, questo si giocherà alle 12.30 e magari non sarà proprio un male visto che il giorno dopo è festa e chi vorrà partire per il primo maggio sarà «libero» dalle 15 in poi. Della serie, sottolineava qualcuno su Facebook, «proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno». La Juve, comunque, giocherà contro l’Atalanta sabato 29 o, in caso di qualificazione, anche venerdì 28, quindi le due romane scenderanno in campo sapendo il risultato delle dirette concorrenti, per lo scudetto e per l’Europa. Alla Lazio, sembra, interessi fino a un certo punto («il derby che conta l’abbiamo già vinto», si leggeva ieri sui social biancocelesti), mentre i tifosi della Roma sottolineavano – anche – questo aspetto.
VENDITA LIBERA – Oggi, intanto, via alla vendita libera, a prezzi non proprio accessibili, come sempre quando la Roma gioca in casa e le partite sono di cartello (30 euro la curva, 40 i Distinti, 80 la Tevere, 72 per le donne, 56 per bambini e anziani, 45 euro la Tevere famiglia e 50 il parterre, 80 e 100 euro la Monte Mario): si parte dai 19mila abbonati del club giallorosso, l’obiettivo fino a ieri era arrivare almeno a 40mila presenze, ma, oltre all’orario, molto dipenderà dal cammino delle due squadre nelle prossime giornate.