Derby da fusi. Dopo aver mandato in campo le squadre capitoline di pomeriggio, sera e notte, la Lega calcio svende la partita più sentita della Capitale ai cinesi. Si giocherà alle 12.30 di domenica 30 aprile 2017: l’evento – già incastrato in mezzo al ponte del Primo Maggio – dovrebbe essere uno spot del calcio italiano da proiettare in Cina, ma rischia di penalizzare clamorosamente i tifosi autentici di Lazio e Roma.
Mai una partita così sentita è stata calendarizzata in un orario inconsueto. Negli ultimi anni intorno alla Stracittadina sono state prese decisioni uguali e contrarie, si è detto tutto e il contrario di tutto. Sarà il quarto derby della stagione, il primo è stato disputato in orario pomeridiano, imposto dal divieto assoluto di giocarlo in notturna per motivi di sicurezza, con tanto di barriere a dividere le due curve dell’Olimpico.
L’andata della semifinale di coppa Italia è stata spostata alle 20.45, dopo le pressioni della tv di Stato, il ritorno – sempre alle 20.45 – ha visto addirittura l’abbattimento delle barriere. Sembrava un ritorno alla normalità, ma ora la decisione che cambia le carte in tavola, andando quasi a snaturare la partita stessa.
Sabato prossimo andrà in scena il primo derby milanese alle 12.30, il 30 aprile toccherà a Roma e Lazio; cancelli aperti tre ore prima e calcio d’inizio a mezz’ora dal Cannone del Gianicolo. La voglia di voler esportare il calcio fuori dai confini nazionali potrà anche implementare i ricavi dei diritti tv all’estero, ma rischia di dare il definitivo colpo di grazia all’intero movimento nazionale: i tifosi non si riconoscono più in questo tipo di calcio.