Stoppati i sogni scudetto, la Roma deve adesso guardarsi le spalle. Brusca la frenata contro l’Atalanta, per un pareggio (1-1) che sbriciola i castelli di sabbia costruiti nel post coppa Italia, quando si è provato a spostare l’attenzione su un finale di campionato che matematicamente poteva dire ancora qualcosa in ottica primo posto. La Juve vola invece a più otto in classifica, i giallorossi planano con i piedi per terra, immergendosi nella lotta per il secondo posto contro il Napoli. «Due punti persi – l’amarezza di Spalletti – due punti molto importanti, è questa la realtà. Contro squadre come l’Atalanta (tra andata e ritorno conquistato solamente un punto ndr) bisogna vincere. Nel primo tempo non abbiamo fatto bene, è mancato il giro palla, abbiamo girato lentamente. Nel secondo abbiamo invece fatto benissimo, poi abbiamo avuto sfortuna e avremmo meritato un risultato diverso». E adesso? «Ora dobbiamo tenerci stretto il secondo posto, mancano tante partite, provando, fino all’ultima giornata, ad arrivare sopra al Napoli. Poi, alla fine del campionato, tireremo le somme e ci prenderemo le responsabilità». Sempre più distante da un futuro alla Roma sembra Spalletti, mentre è Dzeko – autore del gol del pareggio – a fare autocritica. «Nel primo tempo non riuscivamo a fare neanche un passaggio – è sconfortato il centravanti – abbiamo sbagliato tutto. Non abbiamo paura del Napoli, però vogliamo assolutamente mantenere il secondo posto. Abbiamo perso due punti in casa, ma siamo ancora avanti a loro e non possiamo sbagliare la prossima partita».
La prossima sarà contro il Pescara, di lunedì sera (24 aprile). «Ma il discorso scudetto è chiuso – realista Szczesny – la Juve non li perde certo otto punti in sei partite. Dobbiamo accontentarci di questo mini-trofeo, che è il secondo posto. Per me il campionato è finito oggi. Siamo delusi, ovvio, questo passo falso è solo colpa nostra». Per l’ultima volta da avversario all’Olimpico, ci ha tenuto a fare bella figura Kessie. L’ivoriano ha già un accordo di massima, insieme all’Atalanta, per un suo trasferimento nella capitale a fine stagione. Il ragazzo, a fine gara, glissa («Non lo so se sarò alla Roma l’anno prossimo»), ma è una battuta del suo collega D’Alessandro (cresciuto nel vivaio giallorosso) a rivelare: «Sto facendo vedere a Kessie la sua nuova casa. L’ho già fatto diventare un tifoso della Roma». Intanto con la manciata di minuti giocati ieri, Totti ha raggiunto le 615 presenze in serie A, raggiungendo al terzo posto della classifica dei più presenti di sempre, l’ex interista Zanetti. In vetta c’è Paolo Maldini con 647 presenze. Adesso pausa pasquale, per la Roma: due giorni di riposo, con la ripresa fissata per martedì pomeriggio. Spalletti lascia liberi i suoi per due giorni e mezzo, complice il fatto che a Pescara si giocherà di lunedì sera.