Quello in programma stasera all’Olimpico è già un crocevia fondamentale per la stagione della Roma a prescindere dagli uomini che Spalletti deciderà di mandare in campo contro i portoghesi. Centrare l’obiettivo minimo, ossia strappare il pass per giocare la prossima Champions League, vorrebbe dire avere denaro fresco da investire e garantire una visibilità fondamentale per un club che si è posto obiettivi di un certo livello. L’1-1 dell’andata non garantisce nulla ma lascia almeno alla Roma la possibilità di giocare per due risultati. Sarà importante non prendere gol anche se i giallorossi si ritrovano, pronti via, già con una difesa rabberciata. Come se non bastasse un affiatamento approssimativo dopo le poche gare giocate insieme tra i quattro protagonisti di una difesa tutta nuova che si ritrovano per la prima volta insieme, e l’assenza dello squalificato Vermaelen (uno dei due centrali titolari) non fa che complicare ancora le cose a Spalletti.
Fa bene quindi il tecnico toscano a caricare i suoi e convincerli a non pensare al risultato dell’andata. Stasera all’Olimpico serve una prestazione «vera» per dare continuità a quanto fatto vedere nell’esordio di campionato contro l’Udinese: la Roma ha ancora bisogno di rodare alcuni meccanismi soprattutto in difesa, ma nella metà campo offensiva quando trova il passo giusto è devastante. Aspettando l’arrivo di Dzeko che continua a fare un grande lavoro per la squadra, ma sembra ancora bloccato in fase di realizzazione nonostante il gol segnato contro i friulani. Lo sa bene Espirito Santo (bel derby «religioso» con Juan Jesus…) che verrà a Roma per giocarsela sul campo, dopo aver messo molto in difficoltà i giallorossi nella gara d’andata a Oporto falsata comunque dall’espulsione di Vermaelen.