Claudio Ranieri, vero artefice del cosiddetto “miracolo Leicester” che ha portato le Foxes a conquistare il titolo in Premier League la scorsa stagione tra la sorpresa di tutti, sarà premiato per l’importante lavoro svolto. Il tecnico romano riceverà infatti proprio nella giornata di domani il premio “Tor Vergata – Etica nello Sport”.
Il riconoscimento, giunto già alla quindicesima edizione, viene da sempre assegnato a personaggi di caratura nazionale e internazionale che si siano distinti nel proprio lavoro per correttezza, fair play e valori etici.
La Commissine giudicante, che decide a chi assegnare l’onorificenza, è presieduta da Giuseppe Novelli, Rettore dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”.
La scelta, come è facile pensare, è legata proprio all’importante lavoro svolto in Inghilterra, dove ha saputo guidare al titolo una formazione neopromossa in Premier League e far rendere al meglio giocatori del calibro di Vardy e il portiere Schmeiche. Nella motivazione viene indicata anche la professionalità che da sempre distingue Ranieri, ritenuto “un mister di fama mondiale, che da sempre interpreta al meglio ciò che deve essere lo sport: impegno massimo e agonismo, ma nell’ambito della lealtà e della correttezza, riuscendo sempre a rimanere se stesso, pur realizzando traguardi giudicati impossibili, un grande campione nella vita prima ancora che nell’attività sportiva e professionale”.
La cerimonia di assegnazione del Premio, che rappresenta un’occasione significativa per avvicinare ancora una volta i veri valori sportivi al mondo dei giovani, si terrà presso l’Aula Magna della Macroarea di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata” (in via Columbia, 2). L’evento, promosso e organizzato dal Centro Interdisciplinare di Scienze e Cultura dello Sport, si svolgerà domani alle 15, con la partnership di Banca del Fucino, il patrocinio di ACSI (Associazione Centri Sportivi Italiani) e il patrocinio e la collaborazione del MECS (Movimento per l’Etica,la Cultura e lo Sport).
Nelle ultime edizioni sono stati premiati personaggi del calibro di Sir Alex Ferguson, Cesare Prandelli, Valentina Vezzali e Luca Cordero di Montezemolo.
“Tutti i romanisti si ricordano i gol di Pazzini contro la Sampdoria… Io racchiudo quelle partite e quella stagione in due punti importanti: il primo è che io sono arrivato a campionato in corso con la Roma a zero punti, secondo noi perdemmo su 6 punti 5 con il Livorno, squadra già retrocessa. Lì perdemmo il campionato perché quando arrivammo alla partita con la Sampdoria venivamo da una striscia di 6-7 partite vinte, avevamo rimontato l’Inter e una partita storta ci poteva stare.
“Il primo tempo fu magnifico, vincevamo 1-0 e avevamo avuto 3-4 occasioni per raddoppiare sbagliando gol e con il portiere che fece grandissime parate, poi tra Cassano e Pazzini inventarono quei due gol e pazienza. Vincere il campionato lì per me sicuramente sarebbe stato magnifico perché da romanista, da tifoso sarebbe stato qualcosa di magnifico però credo che il successo planetario che ha avuto il Leicester non l’avrebbe avuto la Roma“.
“Dico questo perché a me sono arrivate tantissime lettere e mi arrivano tantissime richieste di andare alle Universitá e ai simposi da tutto il mondo, dall’America del Nord, del Sud, dall’Australia e dalla Cina, io potrei smettere e andare in giro a fare questo ma non voglio smettere voglio continuare ad allenare“.