Poteva essere una notte piena di fantasmi, con il Napoli che aveva sorpassato al secondo posto. E invece la Roma ha potuto dormire tranquilla, dopo il pareggio dei partenopei contro il Sassuolo che ha lasciato i giallorossi a +1 e con il Monday Night di stasera contro il Pescara (ore 20,45) ancora da giocare. Per questo motivo sarà ancora più importante svegliarsi bene, con la testa sgombra, e allungare a +4 con una vittoria che sembra obbligata. La Roma gioca infatti contro un avversario ultimo in classifica, con 58 punti in meno e una statistica che dice tutto: la Roma ha segnato 70 gol in campionato (secondo miglior attacco dietro al Napoli, che ne ha fatti 75) e il Pescara ne ha subiti proprio 70 (peggior difesa di tutta la serie A). L’obbligo di Luciano Spalletti, però, è tenere comunque alta l’attenzione della squadra: «Ci sono molte insidie. Il Pescara è una buona squadra: è stata spesso convincente anche quando non ha fatto risultati. Si diceva dell’Empoli: perde sempre. Però ha sempre fatto un gran lavoro e poi sono stati premiati. Il Pescara ha diversi ex e mi sembra che Zeman abbia modificato qualcosa: sono meno sbarazzini e fanno ripartenze veloci. Ha mantenuto il meglio del suo gioco e ha cercato di fare delle modifiche dove funzionava meno. Mi ricordo la fatica che abbiamo fatto nella partita di andata».
Partita finita 3-2 nella quale, per la cronaca, l’allenatore degli adriatici era ancora Massimo Oddo. Ma il secondo posto basterà a far restare Spalletti anche in assenza di trofei? «Con la società ho parlato, ho avuto un contatto diretto. Io ci lavoro con tutto l’entusiasmo possibile. Il risultato finale sarà fondamentale perché può cambiare le cose. L’obiettivo è tenere duro fino in fondo, non darla vinta a nessuno. Poi ci si incontra e si traggono le conclusioni. Quando siamo partiti abbiamo fatto dei discorsi: questa squadra ha mostrato linearità di gioco e risultati. Non dobbiamo abbassare un centimetro e vogliamo giocarci questa posizione». Il discorso, insomma, è ancora aperto. Non c’è Totti tra i convocati (trauma contusivo all’alluce sinistro) ma ci sono Ruediger e Emerson. Con una sola gara da gestire a settimana non è previsto particolare turn-over.