Bisognerà aspettare ancora qualche settimana per capire chi sarà l’allenatore della Roma nella prossima stagione. Il nuovo direttore sportivo Monchi ha trovato un accordo con Emery, subordinato alla possibilità che il tecnico spagnolo si liberi dal contratto che lo lega al Paris Saint Germain fino al 2018 e dalla necessità della Roma di cercare un nuovo allenatore. Spalletti ripete da mesi che la sua conferma è legata alla conquista di un titolo e dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia e dall’Europa League le percentuali di raggiungere la Juventus sono ormai vicine allo zero. Il tecnico toscano è una persona coerente, sarebbe sorprendente se tornasse indietro. Ma ieri c’è stata un’apertura in merito al suo futuro in conferenza stampa. Frasi che potrebbero sembrare di riavvicinamento, ma che possono anche essere considerate solo strategiche, per tenere alta la concentrazione della squadra in queste ultime decisive partite, per stimolare i giocatori a ottenere i risultati che servono per difendere il secondo posto. Però alle persone di sua fiducia Spalletti continua a ripetere che andrà via a fine stagione.
IL RUOLO DI BALDINI – La società giudica positivo il lavoro svolto dal tecnico toscano, lo stesso Monchi lo stima. Certo, pesano le due eliminazioni, ma Pallotta il mese scorso aveva fatto scomodare Baldini, che ha abbandonato Londra per due giorni per venire a Roma a convincere Spalletti. In occasione di quella cena il tecnico toscano rimase sulle sue posizioni, ma Baldini (da Londra) sta continuando a lavorare per convincerlo a ripensarci. Spalletti si sente più sicuro se sa che nella stanza dei bottoni alle sue spalle c’è il dirigente suo corregionale, se sa che conta anche nelle strategie di mercato. Baldini dallo scorso anno lavora per Pallotta in qualità di consulente e dice in via riservata ai suoi amici che non si è arreso di fronte all’eventualità che Spalletti vada via. Lo ha detto anche recentemente.
EMERY RESTA LA PRIORITÀ – Intanto va ricordato che Emery era già un obiettivo della Roma quando Baldini era ancora direttore generale, ruolo che poi ha lasciato a Baldissoni. Spalletti è imprevidibile, ha concluso la sua prima esperienza alla Roma rassegnando le dimissioni dopo la seconda giornata di campionato. Fino a poco tempo fa era convinto che la Roma non fosse in grado di allestire una squadra per vincere lo scudetto in vista della prossima stagione. La partita è ancora aperta, con Emery che resta la priorità assoluta nel caso in cui la società giallorossa si ritrovi nella necessità di cambiare allenatore.
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