Appuntamento tra Milano e Bergamo. O a Milano. O a Bergamo. Ma comunque il vertice ci sarà: Roma, Atalanta e Franck Kessie, rappresentato da George Atangana, il suo manager. Era annunciato a metà di questa settimana, la giornata odierna è lo spartiacque preciso tra i tre giorni che abbiamo alle spalle e i tre che verranno. Certi incontri, quando c’è di mezzo un affare di calciomercato, non hanno mai un luogo certo se non per chi ha una parte in commedia da portare al tavolo. Ma Roma, Atalanta e Kessie si vedranno. Con la consapevolezza che manca un solo tassello: la firma del giocatore. Sarà la prima missione di Monchi da ds della Roma: mentre – detto per inciso – la questione Jesus Navas sembrerebbe complicarsi: l’offerta della Roma c’era, il giocatore sarebbe attratto dal ritorno al Siviglia e il presidente Castro ha confermato i contatti affidandosi ad un laconico «vedremo». Uscirà la fumata bianca nell’incontro di oggi per Kessie? E’ l’obiettivo di Atalanta e Roma che l’intesa ce l’hanno, ormai perfezionata da un po’. E’ probabilmente anche l’obiettivo del vulcanico Atangana, che però giocherà la sua parte fino in fondo, dopo aver lavorato a lungo per trovare un’offerta migliore di quella della Roma: per il suo giocatore innanzitutto, ma inevitabilmente anche per l’Atalanta che da parte sua starebbe (starà) ferma alle cifre e alle parole date alla Roma.
LE MANOVRE DEL MANAGER – A suo modo di vedere il manager di Kessie, fa il suo gioco. Sta cercando un coniglio dal cilindro, probabilmente in Inghilterra, dove pure Kessie piace e ha estimatori quattrinosi. Però si sa anche che le leggi di mercato sono soggette a regole non scritte: insomma, per portare l’Atalanta a rivedere un accordo (25 milioni più bonus, prestito probabilmente biennale ma obbligo di riscatto già fissato ed esigibile con quattro rateizzazioni dalla stagione successiva), l’offerta dall’estero, in questo caso inglese, dovrebbe essere più alta, toccare i 40 milioni: così Atangana metterebbe il club bergamasco e la Roma spalle al muro. I club di Premier coinvolti in questo scenario sarebbero due: City e Chelsea, con i Blues molto più disposti a fare una follia. Anzi, da quel che risulta gli unici disposti. Particolare non da poco… disposti ma sembrerebbe fino a poco tempo fa, perché da un po’ radio mercato dà per fatto l’affare Bakayoko dal Monaco al club di Abramovich. Proprio per 40 milioni. Dunque, a quelle cifre, resterebbe il City che però a tanto per Kessie non è mai arrivato.
L’INTESA – Poi c’è il nodo dell’ingaggio: Kessie da giovane calciatore ha uno stipendio da 100.000 euro, che tale è rimasto. Si può più che decuplicare (e lo farà la Roma portandolo a 1.200.000 euro più premi a salire). Anche su questo fronte Atangana proverà a forzare. Quel che è certo è che a Trigoria troppa strategia da parte di chi gestisce il calciatore potrebbe risultare sgradita. E così all’Atalanta, che ha una operazione da poco meno di 30 milioni in cassa, con Marchizza (e Tumminello?) come possibile rinforzo da mettere in casa in virtù del rapporto costruito con la Roma. Kessie in giallorosso è una operazione che Ricky Massara ha strutturato tra la fine dello scorso anno e il mese di gennaio, quando l’ivoriano sarebbe dovuto arrivare alla Roma. Poi tanti inserimenti, manovre di disturbo, cose che accadono nel calciomercato: si è parlato di Premier, di Psg, si è parlato di Napoli e Juve. Nelle ultime ore qualcuno sussurra anche Milan. Il fatto che George Atangana oggi si sieda al tavolo qualcosa vorrà pur dire. Poi c’è la tattica che è il sale di ogni trattativa. Ma Atalanta e Roma puntano alla firma, oggi. E forse, stando a quello che hanno detto a più riprese i compagni di squadra, anche Kessie.