L’impressione è che, quantomeno, le due cose stridano. Succede, nel calcio come nella vita. Ma il derby di ieri ci ha regalato anche questo in casa giallorossa, l’ennesima tappa di un finale (tormentato) di una splendida storia d’amore. Quella tra Totti e la Roma, diventata nelle ultime due stagioni sempre più tortuosa e complicata. Così tanto che anche ieri, a chi è vicino al capitano della Roma, ha fatto un po’ specie che le parole più belle (degli ultimi mesi) sullo stesso Totti siano arrivate da uno come Lucas Biglia, il capitano degli avversari per eccellenza. Quelli da «distruggere», tanto per dirla con le parole dello stesso Totti.
FREDDEZZA – Insomma, ieri la dirigenza della Roma ha annunciato di fatto l’addio al calcio giocato (della Roma?) di Totti e lo stesso Totti, invece, alla fine ci ha scherzato su: «Il mio ultimo derby? Lo dice qualcun altro, non io…». Una frase detta con la solita arguzia. E che fa capire come i rapporti tra Totti e una parte della dirigenza non sono (e non sono mai stati) di quelli capaci di richiamare fiori e petali di rosa. Prima della partita il d.g. Mauro Baldissoni era stato infatti chiaro a chi gli chiedeva dell’ultimo derby di Totti: «Francesco ha un contratto di sei anni, quindi vivrà molti altri derby, anche se fuori dal campo. Il suo contratto da calciatore scade a giugno. Al momento non lo vediamo in campo, ma sarà con noi per vivere molti altri derby». Tesi rilanciata anche dal d.s. Ricky Massara: «Totti di derby ne vivrà molti altri da dirigente. È il simbolo della Roma, non potrà mai essere l’ultimo derby». Frasi dove l’emozione lascia spazio alla freddezza.
LE BELLE PAROLE DI BIGLIA – Così, a conti fatti, le parole più dolci per Totti non arrivano da casa sua, e cioè da Trigoria, ma proprio da Lucas Biglia. Che a fine gara l’ha cercato per chiedergli la maglia: «Al di là del derby, che per questa città è importantissimo, per me Totti è un fenomeno, un’icona del calcio. E avere la sua maglia è un regalo bellissimo». Già, un regalo. Quello che Totti vorrebbe da qualcun altro. Ad iniziare – probabilmente – da una maggiore considerazione.