Monchi apre una nuova era nella Roma e chiude quella di Francesco Totti. Il nuovo direttore sportivo ha annunciato che questa sarà l’ultima stagione da calciatore del capitano, che chiude dopo venticinque anni vissuti tutti con la maglia giallorossa. La decisione della società era chiara da tempo, da almeno un anno, quando, all’annuncio del rinnovo dell’ultimo contratto, con un comunicato fu specificato che questa sarebbe stata la sua ultima stagione. Ieri mattina, prima dell’allenamento, Monchi aveva parlato con Totti, informandolo che avrebbe dichiarato che questa è la sua ultima stagione da calciatore. Francesco ha apprezzato la lealtà dello spagnolo, ma è rimasto male. Sapeva quali fossero le intenzioni della società e avrebbe voluto essere lui a dare l’annuncio del suo addio. Non lo aveva ancora fatto perché ha coltivato fino all’ultimo la speranza che magari, con un altro allenatore, avrebbe avuto la possibilità di chiudere in modo più dignitoso. La passione per il calcio è rimasta intatta. Oggi, con la frase di Monchi nel giorno della sua presentazione ufficiale, c’è un dato certo: la Roma non intende proporgli il rinnovo del contratto. Una decisione che parte da lontano, tra Boston e Londra e dall’incontro tra Spalletti e Pallotta a Miami, nel gennaio dello scorso anno. Il futuro era scritto e Francesco ha sperato fino all’ultimo di ribaltarlo. Spalletti il 19 febbraio dichiarò che sarebbe rimasto solo se avessero rifatto il contratto a Totti. Una provocazione, ma ora non ci sono più alibi.
AMAREZZA – Francesco ha apprezzato la lealtà di Monchi, ma ha atteso invano una comunicazione da parte di Pallotta. Sperava di incontrare il presidente, quando è venuto a Roma a marzo, ma non è stato possibile. Ora al capitano restano quattro partite, prima dell’addio. Poi Francesco si metterà alla finestra, aspetta di vedere se ci saranno offerte irrinunciabili, solo in quel caso e solo se arrivassero dall’estero potrebbe procrastinare il suo addio al calcio di un altro anno. Le parole di Monchi gli ritagliano addosso la figura di direttore tecnico, che tra l’altro era stata inserita nell’ultimo contratto firmato lo scorso anno. Ma aspetta di sapere quali saranno gli incarichi che gli verranno attribuiti, Francesco non vuole tagliare i nastri o fare il gagliardetto. «Non avrei mai voluto che arrivasse questo momento», ha detto a un suo amico con il cuore in subbuglio. Dopo l’allenamento è andato a casa, poi a cena in famiglia, per il compleanno del padre Enzo, e in seconda serata è passato a salutare il suo amico Nainggolan, che ha festeggiato con i compagni i 29 anni che compirà oggi. La moglie Ilary si aspettava l’addio, un po’ meno i genitori. Il padre, lo “Sceriffo”, continuerà a seguire la Roma in trasferta anche se Francesco non sarà più in campo.
L’ADDIO – Non ha ancora deciso come darà l’addio al calcio giocato. Sogna una grande festa al Circo Massimo, un grande evento in diretta tv. Forse la società gli chiederà di fare una partita, ma ci deve ancora pensare. Totti ha seguito l’annuncio di Monchi in tv con i compagni nella sala dove la squadra pranza a Trigoria. I giocatori hanno cercato di sdrammatizzare, mentre Totti non ha parlato con Spalletti. Che è l’allenatore con il quale ha segnato di più, ma anche quello con il quale ha chiuso con il calcio. Gli restano quattro partite, le ultime quattro. Probabilmente le vivrà come le ha vissute quasi tutte in questa stagione, in un ruolo marginale. Neanche i ripetuti ingressi in campo per una manciata di minuti sono riusciti a fargli passare la passione per il calcio. Ma negli ultimi tempi ha provato grande delusione, per un finale che avrebbe voluto diverso.