Dopo il fallimento dell’eliminazione dalla Champions League, la Roma infoltisce i quadri dirigenziali. E’ in arrivo Umberto Gandini, storico dirigente del Milan, che dopo oltre venti anni ha deciso di lasciare il club rossonero. L’ingresso di Gandini alla Roma, dove avrà la carica di amministratore delegato, sarà ufficializzato a settembre, in occasione della sosta del campionato. Gandini ha accettato la proposta di Pallotta, ricevuta su indicazione di Franco Baldini. Pare che il manager sia stato a Boston proprio durante il periodo di permanenza del dirigente toscano. La rivoluzione cinese in atto al Milan e le incertezze sul futuro hanno spinto il dirigente ad aprire una nuova pagina della sua carriera dirigenziale, dopo essere stato un punto fermo nel club rossonero. Fino ad oggi ha ricoperto la carica di direttore organizzativo, ma ha sempre trattato temi di politica internazionale. Di questo continuerà ad occuparsi anche nella Roma: rapporti con l’Uefa e la Lega, ma Gandini sfrutterà anche la sua conoscenza specifica sul tema dei diritti televisivi. Il manager milanese che vive a Varese prenderà il posto di Zanzi, che si era dimesso a maggio. Le deleghe del dirigente americano erano state affidate temporaneamente dal consiglio di amministrazione al direttore generale Mauro Baldissoni, che nella circostanza ha visto il suo contratto prolungato per altre tre stagioni.
ANCHE LO STADIO – Umberto Gandini, legatissimo a Galliani, che lo portò al Milan agli inizi degli anni Novanta, ha già comunicato al dirigente anche lui in uscita la sua decisione. Mancava alla Roma una figura dirigenziale di esperienza a livello internazionale. Gandini ricopre anche la carica di vicepresidente dell’Eca, l’associazione dei club europei presieduta da Rummenigge. E’ probabile che Pallotta affidi a Gandini anche il compito di seguire la questione dello stadio, che si avvia alla fase cruciale. Entro lunedì il Comune dovrebbe inviare il dossier Tor di Valle, alla Regione, con il quale si dovrebbe aprire la Conferenza di Servizi decisoria. Ma al momento non c’è ancora nessuna conferma. I tempi rischiano di allungarsi nuovamente.