Una manovra scaltra, un sondaggio esplorativo. Con l’obiettivo che sembra assai ambizioso: la Roma ha chiesto informazioni su Jerome Boateng, difensore eclettico del Bayern Monaco e della nazionale tedesca. In questa stagione con Carlo Ancelotti ha perso il posto di titolare fisso anche a causa di un serio infortunio alla spalla ma a 29 anni non ancora compiuti ha ancora molta voglia di calcio. Al momento è una suggestione più che una trattativa. Domani chissà.
OFFERTA – Monchi ha saputo che il giocatore non vuole rimanere al Bayern proprio perché gioca poco. E nonostante un contratto fino al 2021, potrebbe richiedere un investimento alla portata della Roma. Se ci pensiamo bene Boateng è l’esatto omologo di Rüdiger, visto che può essere schierato indifferentemente come difensore centrale o come terzino destro, tanto nella difesa a tre quanto in quella a quattro. Il suo approccio quindi sarebbe subordinato a un paio di condizioni, al di là dell’accordo economico: 1) la cessione di Rüdiger, comprato per 13,5 milioni dallo Stoccarda e ora rivendibile per almeno il doppio; 2) la qualificazione diretta in Champions League e quindi il secondo posto, che agevolerebbe la programmazione finanziaria della nuova stagione.
STORIA – Boateng è il fratello minore di Kevin-Prince, marito della showgirl Melissa Satta ed ex attaccante del Milan che ora gioca a Las Palmas. Di origine ghanese ma nativo di Berlino, a differenza del fratello ha scelto di giocare per la nazionale tedesca. I Boateng, che non hanno un grande rapporto personale, si sono addirittura affrontati in due Mondiali diversi, in Sudafrica e poi in Brasile. Jerome, che nelle giovanili dell’Hertha Berlino era considerato il meno bravo, ha avuto il riscatto che meritava in età adulta, vincendo la Champions League con il Bayern Monaco e il titolo mondiale con la Germania. Adesso potrebbe tentare l’avventura italiana, se la Roma riuscisse ad anticipare la concorrenza.
PORTE GIREVOLI – Lo scambio potrebbe essere intrigante sul piano tecnico e conveniente sotto il profilo finanziario: Boateng al posto di Rüdiger, che già l’estate scorsa era stato promesso al Chelsea prima dell’infortunio e che piace proprio al Bayern, oltre che all’Inter. Ricordando che la Roma deve riequilibrare il bilancio, un’operazione di questo livello consentirebbe di ridurre le perdite senza impoverire la rosa. Bisogna solo capire se Monchi, di solito abituato a scoprire i giovani bravi (tipo il francese Lenglet), voglia davvero spendere le sue fiches su un calciatore pluridecorato che ha imboccato presumibilmente la fase discendente della carriera. Ma intanto va registrato l’interessamento, aspettando eventuali sviluppi.
ALTRO – Dal Brasile intanto scrivono che la Roma non sia tanto convinta di puntare su Alisson per il ruolo di portiere della prossima stagione. C’è stata in effetti una telefonata con il San Paolo, che sta cercando un numero uno e rilancerebbe ben volentieri il titolare della nazionale. Questo spiegherebbe il motivo per cui Skorupski, di rientro dal prestito biennale all’Empoli, non sia stato ancora venduto. La sensazione è che Monchi, su questo fronte, voglia aspettare di confrontarsi con l’allenatore che verrà. Szczesny da parte sua vorrebbe rimanere ma la Roma non può investire 15 milioni per prenderlo dall’Arsenal, perciò quasi sicuramente non verrà accontentato.
CONTESA – Infine c’è attesa per il finale della vicenda Kessie. La Roma è ancora sicura di essere in vantaggio, forte dell’accordo raggiunto da Massara con l’Atalanta a gennaio, ma il procuratore Atangana ha fatto un accordo con il Milan senza dare una risposta definitiva a Monchi sul rilancio effettuato la scorsa settimana. I prossimi giorni saranno decisivi, in un senso o nell’altro.