(PREMIUM SPORT)
“Quello che ci siamo detti tutta la settimana, al di là delle complicazioni, sono state le stesse complicazioni. Quando devi vincere delle partite, quando hai un Napoli così, diventa difficile. Abbiamo fatto una buona partita e stasera si è giocato bene, siamo stati tignosi, abbiamo cambiato qualcosa, abbiamo sofferto e siamo rimasti lucidi. Volevamo vincere, non pensavamo ad altro. Se volete farci un complimento è questo, cioè non è tanto la vittoria, è la dimostrazione di che persone siamo che fa la differenza, di questa perseveranza, di questo fatto di lavorare credendo di raccogliere un obiettivo prima o poi e anche se per ora non vale niente, rimane viva la possibilità di arrivare secondo.
Loro hanno questo animaletto dentro lo stomaco che viene sempre fuori, ti fa vedere che persone sono. Aver vinto oggi è un premio al valore della persona. Banti? Ha arbitrato in maniera importante, ha avuto sempre lo stesso metro, ha dato subito quel segnale lì, che non fischiava le punizioni mezze e mezze, ha avuto equilibrio, ha dato un segnale del taglio dell’arbitraggio. Perotti? Ha bisogno di avere spazio tra le linee, quando gli chiedi qualcosa di diverso fa partite meno buone, non era contento quando l’ho sostituito. Lui di venire a giocare in quello spazio ristretto a centrocampo o nella difesa avversaria, non lo metti a suo agio. Ha fatto meno di quello che avrebbe potuto fare, mentre Salah se lo fai giocare davanti ti si gira in un fazzoletto.
Fa tanti gol Salah, se lo avessi messo a sinistra avrebbe fatto anche tanti gol in più. Futuro? Ci mancano due partite che dobbiamo vincere assolutamente, dobbiamo avere la visuale lucida, di parlare dei contratti non ha senso, alziamo solo un polverone, guardiamo solo all’obiettivo. Sabatini? Io ho detto che tornerei a lavorare con lui, ma si può dire anche di no. Tarabelli mi vuole all’Inter? Andiamo avanti. Noi bisogna rimanere a fare i nostri discorsi, dentro gli spogliatoi si parla solo di quello, delle uscite di Benatia, di Bonucci che doveva essere sempre marcato, all’inizio abbiamo difeso male, da dietro non abbiamo fatto uscire palle pulite. Quando ti pressano bene e non fai i primi passaggi, devi buttarla. I calciatori, i nostri professionisti, hanno trovato il bandolo della matassa non facile da sbrogliare”.
(SKY) Che appunti ha preso durante la partita?
“Sono scritti in italiano scorretto ma qualcosa si prende. Dopo il gol siamo stati bravi, nel primo tempo non siamo riusciti a difendere andando avanti, con la velocità potevamo prenderli alti. Non abbiamo costruito bene da dietro, eravamo rugginosi perché non siamo stati bravi a scambiarla internamente e servire gli attaccanti. L’abbiamo buttata troppe volte la palla, bisognava prendersi qualche rischio e nel secondo tempo lo abbiamo fatto. Salah è stato più bravo a giocare fra le linee venendo via dalla marcatura dei centrali, Perotti non è stato messo in condizione di giocare benissimo”.
Nainggolan ha avuto l’atteggiamento giusto? “Questi atteggiamenti fanno la differenza, ci sono giocatori che hanno un animaletto dentro che si chiama la tigna, la Juve ne ha qualcuno addirittura da prestare. A qualcuno manca questo elemento. Radja è un giocatore che ce l’ha, un calciatore normale stasera non avrebbe giocato. Gli ho chiesto due volte di uscire e mi ha detto di aspettare. Ora è fermo un’altra volta ma sono convinto che per la prossima partita recupera. Chi non ha questo animaletto ha un problema di doverlo stimolare tutti i giorni. E’ come un sassolino che hai dentro le scarpe e ti fa male cosicché molli nelle due-tre partite in cui ti serve”.
La squadra non ha risentito dell’assenza di Dzeko… “Dzeko è bravo a fare il lavoro sporco e prendere la palla lanciata, oggi non l’abbiamo potuto fare perché la prendevano sempre Bonucci e Benatia. La squadra ha fatto vedere, al di là della vittoria complicata e un po’ fortunata, che ersone sono. Stasera servivano persone con valori e loro lo hanno dimostrato. Si ha a che fare con una squadra che ha un valore personale”.
La prestazione di Ruediger? Preoccupato per le prossime due partite? “Ruediger riesce sempre a portare a casa la prestazione ma per me è più forte da cerntrale, sa iniziare anche l’azione. A volte se lo fai spingere ti manca in fase difensiva, è meglio usarlo in copertura. Queste settimane si è parlato di tutto tranne che di calcio ma nello spogliatoio non si fanno cose che alzano il polverone. Abbiamo ben chiaro lo sguardo rivolto verso l’obiettivo, che è importante anche per i calciatori”.
Non ci pensi al primo posto? “Ieri in conferenza ho detto che questa Juve è quella che ha programmato di essere in questa posizione con un lavoro straordinario. Devono festeggiare una qualificazione meritata e hanno una finale di coppa tra tre giorni, questo per noi è stato un vantaggio. Nel secondo tempo abbiamo fatto totalmente il nostro dovere, nel primo dovevamo fare di più”.
Se andassi via non ti mancherebbero serate come questa? “Sono partite che ti danno sempre qualcosa”.
Nessuno spiraglio? “Se parlo creo confusione, se non parlo uguale. Fra 15 giorni si dirà il lavoro che si farà”.
Oggi nessuna polemica su Totti… “Oggi l’ho messo tardi, era pure arrabbiato (ride, ndr)”.
(RAI SPORT) Una bella vittoria, aumentano i rimpianti per lo scudetto? “Non ci sono rimpianti, c’è solo gioia e felicità, anche se c’è da dire che non abbiamo ancora fatto niente. Il risultato di oggi ci consente di stare davanti al Napoli ma dobbiamo vincere altre due partite”.
Totti? “Anche oggi non è stata una gara facile da gestire, se fossimo stati in parità l’avrei messo prima, ma sul 3-1 dovevamo gestire e ripartire. La partita si era messa sulla lotta, era molto dura e non era la sua gara, anche se anche per poco credo sia stato utile chiamarlo in causa davanti alla sua gente”.
Dove l’avete vinta oggi? “C’è stato qualcosa di caratteriale che non è sempre stato frequente trovare in questa squadra. Stasera hanno fatto vedere che calciatori sono. C’era il rischio di perdere gli equilibrio, ma non ci siamo sfilacciati ed abbiamo giocato giocato nel secondo tempo con più qualità. Abbiamo sfruttato le nostre caratteristiche, difeso in avanti. Quell’animaletto che si chiama tigna che hanno dentro i giocatori forti oggi l’abbiamo messo in mostra n tanti effettivi. Nainggolan ha giocato in condizioni che non so come abbia fatto, solo lui ci sarebbe riuscito”.
Giocate meglio senza Dzeko? “Quando giochiamo con gli attaccanti leggeri non si sa mai chi si abbassa fra le linee e spesso la difesa avversaria soffre queste situazioni. Stasera siamo stati bravi, anche a servire bene le nostre punte con palle sempre pulite”.
Da quando ti danno all’Inter vai meglio… “Non ho fatto nessuna apertura, solo detto che mi piacerebbe lavorare con Sabatini, ma l’obiettivo ora è quello di vincere per arrivare secondo, non parlo di altro”.
Si è sentito con Sabatini? “No, ora no, lui è molto legato alla Roma e spesso mi ha mandato dei messaggi prima delle partite anche dopo che è andato via”.
Baldissoni ha detto che il prossimo allenatore della Roma sarà uno bravo… “Mancano due partite, è come una gita in famiglia, poi vedremo cosa decidere assieme”.
Cosa farà Spalletti l’anno prossimo? “Ogni volta mi viene fatta la stessa domanda, sempre, poi sono accusato io di parlare di altro, di deviare da quelli che sono gli obiettivi del campo”.
(ROMA TV) Ha detto ‘sei il più forte di tutti’ a Emerson Palmieri… “Gli ho fatto i complimenti perchè gli ho chiesto di alleggerire la pressione sulla squadra, ha fatto salire la squadra, ha preso falli come un giocatore che ha la completezza delle qualità. E’ un giocatore forte con un carattere forte, se lo merita”
Roma alla pari della Juve? “Si, stasera il complimento che voglio fare alla squadra è che hanno fatto vedere che tipo di persone sono. Bisognava vincere, psicologicamente non era facile, c’era un po’ di pressione per il match del Napoli e queste cose possono cambiare il vestito che hai, invece abbiamo mantenuto il giallorosso e ci siamo chiamati Roma anche durante la partita di oggi”.
Che messaggio avete dato al Napoli? “Loro speravano in queste due partite dopo la sconfitta del derby. Un pensierino al fatto che sarebbe stato difficile fare 6 punti con Milan e Juve, invece la squadra ha giocato bene, ha fatto bene. Abbiamo sfruttato la qualità dei nostri attaccanti, creando il buco dietro la linea difensiva”.
La Roma gioca bene e si fa sentire fisicamente… “Si, anche El Shaarawy ha fatto contrasti aerei che in altri match non aveva fatto. Si è lottato forte quando ci siamo abbassati sulla trequarti nostra, siamo sempre stati molto corti, siamo usciti bene mantenendo sempre le stesse distanze. Loro hanno due finale da giocare e probabilmente sotto l’aspetto mentale era questo il momento di prenderci il vantaggio. Secondo me ricapita difficilmente di ritrovare la Juve in un momento così, ma dovevamo essere quelli che siamo stati e i nostri calciatori hanno dimostrato di essere persone forti”.
Ha chiesto ai giocatori di usare la testa… “In quel momento poteva essere difficile, ti ritrovi sotto, devi giocare a campo aperto rischiando il contropiede della Juve. Ci vuole tutta la fermezza e conoscenza di quello che devi fare e farlo in velocità non è facile”.