ROMA CLUB VERONA
di Valerio Cucci
Presidente: Riccardo De Mei
Mail: romaclubverona@libero.it
Pagina Facebook: @AsRomaClubVerona
Continua il viaggio di Tutto AS Roma nei Roma Club di tutta Italia. Restiamo anche questa settimana in Nord Italia, andando a conoscere il Roma Club Verona. Il Club, è stato istituito nel 2015, grazie alla volontà di unificare tutte le pagine Facebook relative alla Roma di Verona. Grazie ad un gruppo WhatsApp questo è diventato realtà nell’ottobre 2015. I rapporti con la città, inizialmente ostili, sono andati migliorando nel tempo e ora il Club può vantare più di 100 iscritti e una presenza che vede il club parte attiva in iniziative sociali, con l’aiuto dei più organizzati clivensi, per ovvie ragioni di presenza sul territorio. Ne abbiamo parlato con il Presidente Riccardo De Mei, che oltre a sottolineare l’importanza dei social per la creazione del Club stesso, ci ha raccontato il processo di affermazione sul territorio del nome del Roma Club Verona, che nel tempo ha acquisito visibilità e partnership con Chievo Club per iniziative extra-calcistiche. Il Club è intitolato a Damiano Tommasi, anima candida della Roma; l’epiteto del centrocampista riflette i valori e le intenzioni che il Club si prefigge di realizzare e perseguire tramite l’amore per la Roma. Queste le parole del presidente del Club Riccardo De Mei:
Quando e come nasce il Roma Club Verona? “In passato ci sono stati vari tentativi di far nascere un club a Verona mai andati in porto, il club attuale é nato da tre pagine Facebook riferite alla Roma: AS Roma Verona, AS Roma Veneto e i Romanisti del nord, i tre titolari che gestivano queste pagine – tra cui c’ero anche io – hanno unito le forze per dare vita a un progetto unitario. Abbiamo inizialmente creato un gruppo Whatsapp aggiungendo i rispettivi amici e conoscenti e dopo una pizzata con 25-30 persone partecipanti abbiamo deciso nell’ottobre del 2015 di far nascere il club. Per noi è stato fondamentale poter usufruire dei social network per aggregare i giallorossi in un città che non veste i colori romanisti per tradizione. Da subito abbiamo ricevuto molte adesioni, all’assemblea costitutiva eravamo 40 iscritti e dopo un anno siamo saliti a 100. Attualmente ne abbiamo 104, una crescita esponenziale.”
Da chi è composto il club? “Alcuni sono romani che lavorano qui, altri sono veronesi romanisti, ma non abbiamo mai calcolato le statistiche, perché ci unisce una passione enorme che non conosce appartenenza regionale. Una piccola curiosità, un nostro tesserato ha solo sei mesi, è stato il padre a volerlo affiliare, forse è il più giovane tifoso giallorosso associato.”
Com’è vivere in una piazza come Verona il tifo per i colori giallorossi? “Ci sono due fazioni di tifo a Verona, il Chievo e l’Hellas. Sappiamo benissimo che l’Hellas è stato sempre vicino ai laziali e ha visto la nostra squadra in maniera piuttosto ostile, non è stato dunque facile vivere come tifoso romanista in una città come questa. Ora che abbiamo molti contatti e conosciamo più persone siamo più sereni nel vivere la nostra passione. Col Chievo abbiamo molte partnership, sabato prima della partita abbiamo un evento pre-pranzo con il coordinamento del Chievo Club per sancire la nostra amicizia sportiva. Ovviamente quando andiamo a vedere Verona-Roma non siamo proprio tranquilli, ma di problemi reali non ne abbiamo, è normale avere legami più stretti con alcuni e meno con altri.”
Avete una sede? Come procede l’organizzazione delle vostre attività? “Ci ospita un nostro carissimo amico nel bar di un centro sportivo e ci ritroviamo lì per vedere le partite quando non possiamo andare in trasferta. Ci stiamo muovendo bene sotto il profilo organizzativo anche se siamo a soli due anni dalla fondazione e molto lavoro ancora dobbiamo fare. Ogni anno siamo invitati alla festa del Chievo quando c’è il Gran Galà, quindi in un certo senso siamo conosciuti nei vari club, ci aiutiamo a vicenda per l’aspetto logistico e per quel che riguarda l’acquisto i biglietti. Una nota dolente che riguarda la società AS Roma riguarda ticketone e i problemi relativi alla compravendita dei biglietti, ci stupisce che l’azienda non si attivi per agevolare chi vive fuori e deve venire alle partite.”
Avete un vostro posto all’Olimpico con uno stendardo? “Sì, siamo nella Tribuna Tevere lato Nord, abbiamo uno striscione accreditato e fatto l’opzione alfieri con l’AIRC. Non possiamo sempre essere allo stadio, ma ci sono alcuni nostri soci – affiliati perché hanno amici o parenti a Verona – che vivono nella Capitale e che ci aiutano nelle presenze alle partite.”
Svolgete anche attività extra-calcistiche? “Il più delle volte con il supporto dei tifosi del Chievo organizziamo degli eventi in concomitanza con delle partite. Ultimamente abbiamo organizzato una serata raccolta fondi per acquistare un pullman per un’associazione benefica, inoltre abbiamo messo in piedi varie attività per sostenere le popolazioni colpite dal sisma. Nonostante le buone intenzioni per fare ciò che vogliamo dobbiamo sempre appoggiarci a qualcuno per via della giovane età del Club.”
C’è un giocatore o un simbolo a cui siete legati? “Il nostro club è intitolato all’anima candida della Roma: Damiano Tommasi. Ha mostrato sempre un’onestà che i giocatori attuali dovrebbero imitare e vedere come un esempio.”
Come vedi la Roma attuale? “La Roma potrebbe fare tanto, ma spesso si perde. Non è chiaro se sia un problema tattico, tecnico o individuale dei giocatori. La cosa che rammarica di più è la poca presenza della società nella vita dell’AS Roma, però la squadra ha delle potenzialità che potrebbe esprimere molto meglio. Non siamo allenatori o tecnici perciò soluzioni non ne abbiamo, ma il problema è sotto gli occhi di tutti: vincere 3-1 con la Juve e perdere con l’Empoli è un controsenso. Il secondo posto a inizio campionato sarebbe stato salutato con enorme gioia, vederlo adesso lascia un pò l’amaro in bocca.”