«La risposta la avrete tra domani e lunedì». È Eusebio Di Francesco ad annunciare imminenti novità sul suo futuro. Tra oggi e dopo domani si capirà se sarà proprio lui l’erede di Spalletti. Che, quindi, tra la conferenza pre-partita di oggi e il dopo-Genoa, annuncerà il suo addio alla Roma. «Incontrerò la proprietà e valuteremo – continua il tecnico del Sassuolo – Voglio fare una lunga chiacchierata con il presidente Squinzi, pondererò il mio futuro al di là delle possibilità che ci sono. Sono legato a tante situazioni, tante persone e anche a questa sala stampa. Perché, magari, la serenità che c’è qui non la troverò più. Poi ci sono aspetti più intimi che bisogna valutare». Francesco è sempre più l’indiziato per un immediato futuro in giallorosso, con l’ipotesi romantica di riunire due campioni d’Italia del 2001 fuori del campo. E torna in ballo la questione Totti, riaperta da quel post volutamente criptico del numero dieci, che lascia aperte tutte le possibilità sul suo futuro. Se la Roma annuncerà l’arrivo di Di Francesco dopo la gara di domani col Genoa, Totti vedrebbe aprirsi, senza Spalletti, uno scenario più disteso nei suoi confronti dentro Trigoria, e ogni ipotesi legata a un suo incarico dirigenziale potrebbe riaprirsi con forza. Tra cui quello di team manager, visto che Zubiria la prossima settimana lascerà il suo incarico. «Lunedì vado a pesca», ha scherzato il capitano giallorosso al Coni.
In realtà, tra lunedì e martedì incontrerà Pallotta proprio per capire quali sono i margini e quale la posizione che potrebbe riaprire dentro l’organigramma societario, nonostante l’enorme voglia di giocare ancora. Il presidente sbarcherà nella capitale domani, a poche ore dalla gara col Genoa, a cui assisterà anche per omaggiare il numero dieci e godersi lo spettacolo di un Olimpico da settantamila presenze. «Lo vedo tranquillo Francesco – spiega Manolas a Sky – non lo vedo strano per il momento. Lui è una persona incredibile, che ho avuto la fortuna di conoscere. Gli auguro il meglio per la sua vita. Ha due piedi che sono uguali, può mettere la palla dove vuole: intelligenza, eleganza, ha tutto, è un campione». Tra le ipotesi sul futuro della panchina, e la festa che ci sarà per l’ultima di Totti, si perde di vista il fatto che la Roma, contro il Genoa, dovrà vincere per confermare il suo secondo posto in classifica. «Partita importantissima – aggiunge Manolas – dobbiamo conquistare i tre punti assolutamente, restare concentrati sul nostro lavoro, è troppo importante per noi e per la società. È la gara più importante della stagione, se poi ci saranno dei cambiamenti, dovremo adattarci. Il mio di futuro? Io mi vedo ancora a Roma, ho ancora due anni di contratto e non ho mai parlato con la società per andare via. Ci devo parlare e poi sono loro a dover decidere che fare. Ho letto tante volte di squadre a cui dovrei andare, ma non c’è niente di vero».